Di colpo il vento si alzò. Il cappello,
calzato con cura, prese il volo da quella palla da biliardo della mia testa e
rotolò giù per via Cusani. Arrancai all’inseguimento del feltro volatile che si
fermò tra le ruote di un autobus, parcheggiato di traverso sul marciapiede.
<Che strano> pensai. <Cosa ci fa un pullman della Zani qui a quest’ora? Sembra buttato lì per caso>. La famosa
agenzia di viaggi era di certo chiusa alle 9.00 di quel venerdì sera tipicamente
meneghino, dedicato a relax e apericena assortiti.
Mi fermai a guardarlo. Sulla fiancata del rosso
e vecchiotto double-decker campeggiava
una gigantesca scritta: “Milano
Misteriosa - Mistery Tour”. <Ecco. La solita baggianata per attirare i
creduloni e gli allocchi>, riflettei scettico, <chi vuoi che ci creda a
queste frottole>. Mi guardai attorno, la strada era stranamente deserta. In
giro non si vedeva proprio nessuno, nemmeno l’immancabile questuante con nenia
straccia-zebedei incorporata. Solo in quel momento ci feci caso: dall’autobus
risaliva un sordo brontolio, sembrava quasi un rantolo meccanico. Una porta
cigolò sul fondo e lentamente si aprì, sbirciai all’interno: sembrava vuoto. Una
mano comparve dal buio e mi fece segno di salire, era bianca in maniera
innaturale e quasi scheletrica. <Però!L’hanno organizzata bene la
messinscena>, mi dissi. Sempre più deciso a smascherare la farsa salii
rapidamente i pochi gradini ed entrai. La porta si chiuse di scatto
intrappolandomi. <Cazzarola!>, pensarlo e dirlo fu un tutt’uno. Mentre
cercavo di riprendermi dal coccolone, sentii provenire dal fondo una voce
debolissima: <Aiutami, ti prego aiutami. Vogliono mandarmi al rogo>. Riuscii
a scorgere una ragazza pallidissima, rannicchiata sui sedili. <Siiii, figurati
se ci casco. Mica siamo nel Medio Evo>, le dissi ridendo. <Ormai l’unico
fumo che si alza in piazza Vetra è quello delle canne>. Per chi mi avevano
preso? Mi avvicinai per guardarla meglio e per cercare di capire se fingeva o
stava male sul serio, ma i capelli lunghi e ramati le nascondevano buona parte
del volto. <Mi chiamo Caterina, Caterina Medici e mi accusano di
stregoneria>, rantolò. <Vabbeh, ora stanno proprio esagerando>,
pensai. E poi, di chi era la mano che mi aveva invitato a salire?
La presunta strega sembrava incapace
persino di respirare.
Solo in quel momento scorsi al posto di
guida qualcuno: un barbuto incappucciato si nascondeva nella penombra.
Lo strano monaco diede gas e l’autobus a due piani partì.
L’orrore ebbe inizio.
Per sapere come va a finire, si deve solo
prenotare il prossimo Mistery Tour di Zani
Viaggi. Ogni venerdì sera, i bravissimi Carlotta Oggioni e Massimo Barberi vi guideranno attraverso i segreti più nascosti di Milano e
vi sveleranno le nere leggende che si sono stratificate nei secoli, a partire da
quella legata al Biscione, dalla “scrofa semilanuta”, passando per il Diavolo
di Porta Romana, le streghe di piazza Vetra, il tribunale della Santa
Inquisizione di Sant’Eustorgio. Lo sapevate che Re Magi e cavalieri Templari
convivono in Sant’Ambrogio? E che fu il Diavolo in persona a richiedere la
costruzione del Duomo? Attenzione, poi, ai fantasmi, quelli abbondano in Parco
Sempione e dintorni.
di Gianpiero Di Bari