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venerdì 17 ottobre 2014

La Prima Giornata Mondiale dei Cavalieri. Cronaca di un evento indimenticabile.


La Prima Giornata Mondiale dei Cavalieri ha avuto luogo con un successo entusiasmante.
Ma perché ha avuto luogo? E perché ora? E cosa ha mosso migliaia di persone, tra artisti e pubblico, provenienti da ogni parte d’Europa, verso un paese della provincia di Parma reso famoso da una celebre battaglia? Forse la risposta sta in quei “valori cavallereschi” che la manifestazione metteva al centro. Perché il mondo si fermasse un momento (una intera giornata) a riflettere. Perché la gente si sente sempre più smarrita e ha bisogno di segni tangibili. Perché c’è bisogno di capire che temi come la condivisione, l’accettazione dell’altro, la fratellanza, la certezza in qualcosa di più alto e importante del contingente non sono obsoleti e relegati al passato o ad una categoria di persone, ma sono trasversali ed attualissimi. E vanno riscoperti, o scoperti, e portati alla luce del sole, e fatti circolare con decisione ed insistenza. La stessa decisione ed insistenza che hanno animato i baroni de Grasse che per ben cinque anni si sono adoperati per dare al mondo un segnale di pace e solidarietà originale ed appassionato. La prima Giornata Mondiale dei Cavalieri è stato questo: un simbolo, che, ne siamo certi, darà il via ad altri simboli ricchi di significato.
La Giornata Mondiale dei Cavalieri è stata un successo anche mediatico. Ritrasmessa attraverso diversi canali in Live Streaming ed in differita in tutto il mondo, ha avuto ben 38,3 Milioni di spettatori che hanno seguito le immagini attraverso i cavali televisivi e 1,5 Milioni dalle onde radio. Il Barone de Grasse afferma: " Il nostro obiettivo mediatico è stato ampiamento superato. Siamo riusciti a lanciare questa scintilla della speranza nel mondo, e questo è solo l'inizio di un'onda immensa che la Giornata Mondiale dei Cavalieri sta scatenando. Intorno alla Giornata Mondiale dei Cavalieri stanno nascendo molti progetti in vari paesi. Abbiamo posto la prima pietra per un cambiamento universale! Il 20 settembre 2014 è una data storica."
Non è stato facile perseguire una strada (come ci spiega il barone De Grasse) che è stata piena di ostacoli. Ma l’abnegazione, la convinzione di dover e poter fare la “cosa giusta” ha avuto alle fine la meglio su perplessità, diffidenze ed ostracismi di varia natura.
Quando verso le nove di mattina centinaia di bambini sono arrivati presso il Municipio e con gioia hanno iniziato a sventolare le loro bandierine (i bambini che sono il futuro, la purezza, e la magia dei sogni che son parte integrante della realtà) si è capito che il “sogno grande”, di avvicinare i popoli, di dare un segnale di speranza, era tangibile, era li’ in quell’istante, e che un momento particolare nella storia si stava scrivendo. Poi da ogni parte del paese si son visti arrivare sbandieratori, cavalieri a cavallo, maschere veneziane, tamburini, suonatori di cornamuse, in un tripudio di abiti d’epoca, di colori, di suoni e di festa. La Giornata Mondiale ha avuto inizio così: tutti radunati sotto la casa Comunale, anche questo un simbolo. Tutti in “comune”.
Dopo l’avvio ufficiale dato dal Sindaco ci si è insieme portati in sfilata verso la grande piazza ribattezzata “Dei Cavalieri”, il luogo deputato agli eventi spettacolari. Ed ecco ancora i bambini sono stati i protagonisti principali, distruggendo sul grande palco allestito da Diego Spagnoli un muro di cartone sotto lo sguardo benevolo di un Ivanhoe in azzurro. Un muro da distruggere, come tutti i muri che ci ostacolano ad andare avanti, oltre, a fare anziché parlare, a proseguire per la strada del cambiamento verso il “meglio”.
A questo punto la Baronessa di Montecrestese ha liberato verso il cielo una bianca colomba, e subito centinaia di altre colombe si sono librate nell’aria.
La piazza dei Cavalieri era divisa in due zone. Da una parte il grande palco, con ai lati due megaschermi, e dalla parte opposta il campo dove si sono subito esibiti gli artisti della compagnia di Riccardo Cuor di Leone. Entusiasmante e coloratissima la loro rivisitazione storica ricca di duelli, fuochi, cavalieri e dame. E da quel momento in poi i momenti spettacolari sono stati tanti e continui, fino a notte. Sul palcoscenico il “Mondo”, la stupenda scultura realizzata da Giovanni Floris, ha visto alternarsi artisti del calibro di Silvio d’Anza, Anna Maria Adamiak, Gacomo Contro, Claudia Grundmann, Anais Leforestier, le Green Clouds, i Jalisse…
Particolarmente suggestiva è stata la Cerimonia intorno alla Tavola Rotonda (anch’essa realizzata da Giovanni Floris), dove i Cavalieri (il barone De Grasse in primis) si sono radunati per presentare le loro spade e con esse il loro impegno a perseguire i Valori condivisi. Impegno che, vergato su pergamena, è stato simbolicamente introdotto dal barone nel cuore del “ Mondo” (la bellissima scultura sarà esposta quanto prima in vari musei d’Europa seguendo un viaggio itinerante insieme alla Tavola Rotonda e al prezioso Libro d’Oro dei Cavalieri, foggiato in cuoio e arricchito di ori diversi). Tutto il paese è stato animato dai Cavalieri dal mattino alla sera. Mentre si svolgevano gli spettacoli, in luoghi diversi si tenevano esposizioni di materiale artigianale e allestimenti di varia natura, con suonatori di musica antica, soprattutto nella piazza antistante la storica chiesa, dove Maria Mirante ha tenuto un concerto e dove, sul sagrato, il blasone della Giornata Mondiale fatto in fiori accoglieva il pubblico. Ballo di mezzanotte e lancio in cielo di piccole mongolfiere infuocate hanno segnato non la fine della Giornata, ma un augurio a procedere, a continuare, a portare in alto il cuore e a credere che le cose sono sempre possibili. Soprattutto se non si è da soli.
Ora della Giornata Mondiale dei Cavalieri si continuerà a parlare, fino alla prossima edizione. Al momento restano nell’aria l’Inno dei Cavalieri (cantato da Francesco Marchetti), l’Inno della giornata mondiale (creato da Pierre Vaucher e cantato da Anna Maria Adamiak e Silvio d’Anza), la canzone dei Jalisse: L’Alchimista, per sempre tuo Cavaliere (frutto di un concorso per il miglior testo), la fragranza del profumo Chevalier, creato per l’occasione, la Moneta ricordo, ma soprattutto resta nell’aria la sensazione che il cambiamento è possibile. Basta volerlo con forza.

Sergio Scorzillo