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venerdì 28 giugno 2013

Cyrano de Bergerac


Cyrano de Bergerac
commedia eroica di
Edmond Rostand
Adattamento in due atti di Gianlorenzo Brambilla
con la collaborazione di Stefania Colombo
REGIA DI
Gianlorenzo Brambilla
 


PERSONAGGI E INTERPRETI
Cyrano de Bergerac: Riccardo Magherini
Rossana, cugina di Cyrano: Monica Faggiani
Cristiano de Neuvillette: Eric Alexander
Conte De Guiche: Sergio Masieri
Le Bret, amico di Cyrano: Sergio Scorzillo
Ragueneau: Antonio Grazioli
Valvert: Marco Ballerini
Lignière, amico di Cristiano: Marco Alberga
Lisa, moglie di Ragueneau: Carla Veronelli
La governante di Rossana: Simona Vergani
Montfleury: Renato Colombo
Uno scocciatore: Bruno Baratella
Un cappuccino: Luca Vaccaro
Capitano Carbone di Castelgeloso: Dario Bertelli
Cadetti di Guascogna: Marco Brambilla, Marco Colombo, Mattia Colombo, Luca Ligato, Alessandro Ghezzi, Cristian Sberna, Marco Sesana, Enrico Veronelli
Ballerine: Ada Bertelli, Romina Elli, Claudia Gaffuri, Maddalena Nicolini, Chiara Parravicini, Sabrina Rigamonti
La Superiora: Marinetta Molteni
Le novizie: IlariaCastelnuovo, Ilenia Martella, Laura Stirnimann,Valentina Tosetti
La cantante: Lella Greco
La fioraia: Ilenia Martella
La vivandiera: Rosanna Pirovano
L'uomo più forte del mondo: Edoardo Canali
L'imbonitore: Renato Colombo
Il fisarmonicista: Attilio Frigerio
L'illusionista: Mago Quik
Il giocoliere: Davide Conti
L'uomo dei barattoli: Carlo Stirnimann
Il venditore di elisir: Luca Vaccaro
I garzoni della pasticceria: Cristian Donghi, Luca Stirnimann, Enrico Zappa
Due bambini: Mattia Canali, Laura Stirnimann
Bellerose, direttore del teatro: Carlo Stirnimann
Spettatori a teatro: Marina Bomman, Ornella Bonalumi, Angelo Castiglioni, Luigi Colombo, Camilla Fumagalli, Manuela Fusi, Paola Marinaro, Norma Parini, Maria Giulia Perego, Antonella Piemontese, Adriano Rocco,
Antonio Signorello, Santa Stranieri, Rosa Tavecchio,
Luigi Tosetti, Adriana Viganò, Piera Viganò




Allestimento scenico
Aiuto regia:Stefania Colombo
Assistente di scena: Sabrina Rigamonti
Scenografia: Francesca Mottana
Costumi: Barbara Veronelli & fratelli
Maestro d'armi: Marco Colombo
Coreografo: Davide Bartesaghi
Assistenti alla scenografia: Carola Minotti, Silvia Pozzi
Realizzazioni sceniche: Lariana Costruzioni e asfalti srl, Rogeno Fratelli Rusconi snc Fabbri, Erba, Dario Bertelli, Angelo Castiglioni, Enrico Giussani,
Ermanno Nava, Dante Pontiggia, Angelo Sangiorgio, Franco Veronelli
Consulenza: Anselmo Gaffuri, Carlo Spinelli
Oggetti di scena: Gianni Tonelli, Angelo Garofoli, Sandy Baldini
Sartoria: Cleme Ballabio, Milena Biassoni, Giuseppina Maspero,
Camilla Minoretti, Erbenia Pazzini, Maria Giulia Perego, Elda Sangiorgio, Santa Stranieri
Acconciature: Daniele Citterio
Trucco:Vanessa Spreafico
Tecnici luci: Giuliano Cicardi, Stefano Cicardi, Francesco Testori
Tecnici audio: Edoardo Bottelli, Luigi Galli, Alessandro Miotto
Adattamenti musicali: Maurizio Bianchini
Gruppo sartoria: Katia Sberna


DOPO IL GRANDE SUCCESSO DI CYRANO DE BERGERAC , DOMENICA 28 LUGLIO UNA REPLICA STRAORDINARIA

Oltre mille spettatori, al Teatro all'aperto Licinium di Erba, hanno applaudito, venerdì e sabato scorsi, le repliche di Cyrano de Bergerac, lo spettacolo prodotto dall'Accademia dei Licini in collaborazione con il Comune di Erba. Tra loro ospiti illustri come Ettore A. Albertoni, assessore regionale alla Cultura e consigliere d'amministrazione della Rai, e Leonardo Carioni, presidente della Provincia di Como. Albertoni ha molto gradito la leggerezza con cui il regista Gianlorenzo Brambilla ha portato in scena la "commedia eroica" di Edmond Rostand, mentre Carioni ha apprezzato la qualità della performance degli interpreti, con cui entrambe le personalità si sono congratulate alla fine della rappresentazione.
L'estate di Cyrano volge al termine, ma non sono ancora finite le occasioni per assistere allo spettacolo. Altre due repliche sono previste venerdì 26 e sabato 27 luglio, con inizio alle 21.30. Le prevendite sono in funzione presso ErbaLibri (c.so 25 Aprile, Erba) e La Libreria di via Volta (via Volta, Erba), mentre i non erbesi potranno prenotare i posti telefonando al n. 031.641019: il biglietto intero costa 15 euro, il ridotto 10 euro (per ulteriori informazioni: Comune di Erba, tel. 031.615.262 - www.accademiadeilicini.it). Ma l'ottimo andamento della stagione ha convinto gli organizzatori a programmare, tempo permettendo, unareplica straordinaria per domenica 28 luglio, sempre alle 21.30. In questo caso non sono previste prenotazioni o prevendite, ma solo la vendita dei biglietti alla cassa del Teatro (dalle 20).
L'estate del Licinium è patrocinata da Regione Lombardia, Provincia di Como, Comunità Montana del Triangolo Lariano e Fondazione Provinciale della Comunità Comasca.
Ma che cosa centra la Dive de l'Empire, valzer e tanghi con l'Cyrano di Bergerac. Forse è l'unica cosa che non è di chiara comprensione, la grande kermesse di imbonitori, venditrici di fiori, di pasticcini, suonatori ciechi, mangiafuoco che popolano la rumorosa fiera iniziale che segue il canto accompagnato dalla chitarra di una suadente voce femminile impegnata appunto nella Dive de l'Empire. Stiamo parlando della rappresentazione andata in scena a Erba al teatro dei Licini sabato 20 luglio 2002, due parole sulla sede, una parco arroccato su di una lieve altura che permette lo scorcio del lago, e la vista sulla cittadina, nato in un'epoca di fermento che ha creato simili strutture teatrali all'aperto in tutta Italia, trova in esso sede da qualche anno una manifestazione estiva che affronta le rappresentazioni sfruttando al massimo le caratteristiche del luogo, palco fisso e strutture verdi del parco.




Non ricordate il "Cyrano de Bergerac"?
Ricorderete sicuramente un suo motto:
"Che cos'è un bacio se non un apostrofo rosa tra le parole t'amo?"
Da più di cent'anni, Cyrano de Bergerac è stato pubblicato nel 1897, lo scomodo ipertrofico tragicomico naso di Cyrano incombe. Il successo del dramma di Edmond Rostand, recitato alla prima rappresentazione dal principe degli istrioni dell'epoca-Benoit Constant Coquelin- si è ripetuto e continua a ripetersi sui palcoscenici di tutto il mondo. La popolarità del personaggio ne ha fatto uno stereotipo. Ma chi è davvero Cyrano; che cosa rappresenta quella suo enorme naso; qual' è il senso del suo destino eroico e banale; chi è davvero quell'uomo che ininterrottamente combatte contro tutto, contro tutti e, soprattutto, contro se stesso? Cirano è colui che con la forza della penna, dell'intelligenza e del pensiero si ribella. Cirano è anche chi si oppone a ogni visione dogmatica del mondo, siano essi i "preti che vendono a tutti un'altra vita" o gli stessi materialisti che, pur negandolo, fanno del materialismo una fede. Cirano è colui che non piega la testa davanti al potere, ma anzi dei furbi e dei prepotenti si fa beffe. Ma Cirano è anche solitudine. La solitudine di chi non ha modo di comunicare tutto ciò che ha dentro, perché gli altri sono diversi, sono omologati, sone belle “apparenze”. Cirano in questo triste panorama, ha difficoltà a dichiarare il suo amore. Cyrano de Bergerac è noto più per il suo personaggio messo in scena nell'omonima commedia di Rostand che per la sua reale vicenda umana; fu uno spadaccino formidabile, poeta, pensatore libero e audace, nato a Parigi nel 1619 e morto trentasei anni dopo nella miseria. La splendida storia d'amore, coraggio, poesia di Edmond Rostand crea un uomo, un cuore poetico capace delle rime più ardite e delle parole più dolci, che dell’amore ne ha fatto un’arte per cui è giusto duellare, morire, ma soprattutto tacere e soffrire in segreto. L'eroico Cirano, muore in uno stupido incidente, ma trionfa la sua diversità, il suo rifiuto di farsi imprigionare dalle convenzioni sociali, dall'asservimento politico e culturale, dal conformismo ideologico: in una parola, dal potere. Tradotto in prosa e interpretato con il fuoco del movimento, dell'amore, della tensione alla vita e delle pulsioni di morte che pervadono l'animo umano, Cirano smette di essere una macchina da applauso a scena aperta, per diventare una figura umana concreta, riconoscibile nel nostro tempo: ognuno di noi è un po' Cirano o, quanto meno, dovrebbe tentare di esserlo. Cyrano è dunque più vicino a noi, è un eroe antiromantico, decadente, dilaniato dal dolore.
Nel 1936 diventa un'opera lirica notevole il CYRANO DE BERGERAC di Franco Alfano.Il classico Cyrano di Bergerac di Rostand è legato sul palcoscenico dell’Eliseo alla Clamorosa affermazione di Gino Cervi nel 1954. Nel 1978 Domenico Modugno ritornò alla commedia musicale con un "Cyrano" di Riccardo Pazzaglia tratto da "Cyrano de Bergerac" di Edmond Rostand. Duew grandi attori molto diversi tra loro ne hanno dato una loro visione Gigi Proietti e Arnoldo Foà.
Nel 1987 Steve Martin è l'interprete principale nel movie-commedia "Roxanne" diretto da Fred Schepisi, trasposizione moderna del Cyrano. Ma non dimentichiamo un bella versione cinematografica con protagonista Gérard Depardieu che del Cyrano fa una della sue più grandi interpretazioni accanto a quella di Cristoforo Colombo. ( Cyrano de Bergerac Anno: 1990 Nazione: Francia Durata: 135 m Regia: Jean-Paul Rappeneau CAST Gérard Depardieu Anne Brochet Vincent Perez Jacques Weber). Nel film CHIEDIMI SE SONO FELICE (Italia, 2000) di Aldo, Giovanni e Giacomo e Massimo Venier Interpreti: Aldo, Giovanni, Giacomo, Marina Massironi, Antonio Catania, Beppe Battiston, Silvana Fallisi i tre sono aspiranti attori di teatro con un sogno nel cassetto:mettere in scena una loro personale versione di "Cyrano de Bergerac". ..che peraltro presta il fianco all'intreccio amoroso che la bionda e bravissima hostess, interpretata da Marina Massironi, innesca.. ma l'intreccio si ingarbuglia fino a far saltare l'amicizia e il Cyrano.
La Compagnia Teatrale Teatrinitas - Brescia ne presenta una versione rock CYRANOROCK, anche Guccini si è servito di un (anti) eroe della letteratura, quale appunto Cyrano di Bergerac, e della sua storia di amore impossibile. La compagnia Ballet de Marseille tra le sue numerose produzioniannovera anche un Cyrano de Bergerac.
Ma non sempre le produzioni hanno rispettato il personaggio e il destino a volte si è accanito contro Cyrano sulla scena. Tanti registi e attori hanno depredato questo testo per riciclarne i materiali e costruire con le loro rappresentazioni all'insegna dell'effetto o del trionfalismo scenografico, dell'enfasi declamatoria.
Facile cedere alla tentazione: con tutte quelle cappe e spade, quei pennacchi e strascichi, duelli e orpelli, amori languori nostalgie, quel linguaggio così pirotecnico, quelle battute perfette per le cartine dei Baci Perugina.
PS
Di Cyrano de Bergerac si è occupato anche Italo Calvino nelle sue “Lezioni americane”, in cui lo definisce “ il primo poeta dell’atomismo nelle letterature moderne”, dedicando spazio a qualche passo di uno scritto in cui “Cyrano celebra l’unità di tutte le cose, inanimate o animate, la combinatoria di figure elementari che determina la varietà delle forme viventi, e soprattutto egli rende il senso della precarietà nei processi che le hanno create: cioè quanto poco è mancato perché l’uomo non fosse l’uomo, e la vita la vita, e il mondo un mondo.”( Italo Calvino- Lezioni americane)
Di questo pensiero solo un uomo capace di slanci appassionati nei confronti della grandezza della vita, quale era Cyrano de Bergerac, può rendersi fonte…..ed è giusto proporlo come scintilla di riflessione sulla nostra essenza. Senza inganni bisogna rendersi pari ad ogni materia dell’universo per trovarsi in equilibrio con esso.
Mario Mainino

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