Pagnano: comico e grottesco si fondono
e in scena torna l`irrequietudine di Ninà
Sabato sera il Teatro San Luigi di Pagnano ha ospitato il secondo appuntamento della
rassegna teatrale “Città di Merate” nata dalla collaborazione tra l’Assessorato alla
Cultura del Comune di Merate e l’associazione culturale “Il Sipario”.
La compagnia milanese “Amici della Prosa”, attiva dal 1978, ha portato in scena un
capolavoro del teatro comico francese di metà novecento: “Ninà” di Andrè Roussin,
opera a cavallo tra il comico e il grottesco con la quale il gruppo di attori aveva già
calcato le scene tra 1990 e il 1997 ma che quest’anno ha riproposto in una nuova
edizione molto cambiata rispetto alla precedente: accorciata, accelerata e arricchita dal
punto di vista delle controscene.
Adolphe (Paolo Tedesco) il marito goffo e pasticcione di Ninà (Daniela La Pira) , deciso
ad eliminare l’amante di lei , Gerard (Sergio Sorzillo, che è anche regista dello
spettacolo), piomba improvvisamente nel suo appartamento per ucciderlo.
Scopre però che la realtà delle cose è ben diversa da quella che immaginava: Gerard è
sì un single affascinante e pieno di donne ma nonostante questo è infelice ed annoiato
dalla vita esattamente come lui e sarebbe tutto sommato contento di morire.
A questo punto per Adolphe la vendetta non ha più senso e finisce addirittura per
diventare amico e confidente di Gerard.
La storia si conclude con una punta di amarezza: le aspettative dei protagonisti di
migliorare la propria vita saranno disattese e la situazione iniziale rimarrà praticamente
immutata. L’irrequietudine e l’insoddisfazione sono i temi che percorrono tutta l’opera e gli attori,
tutti bravissimi, riescono a comunicarli efficacemente attraverso una recitazione
frenetica e convulsa che ha convinto tutto il pubblico che durante i tre atti dello
spettacolo ha dispensato applausi sinceri e risate fragorose.
Chiara Magni
19 / 3 / 2007 da Il giornale di Merate
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