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domenica 6 febbraio 2011

IL DOTTOR FAUST : MARLOWE

coro: Oggi solo questo,signori dobbiamo render nota,
la forma che dobbiamo render nota,
la forma delle fortune di Faust, buone o cattive
e ora vi preghiamo di essere pazienti e parliamo di
Faust fin dal principio. Naque dunque da gente di ceppo
oscuro, in germania, fu il piu' bravo di tutti gli
studiosi di teologia, ma alla fine gonfiato di bravura
e arroganza troppo in alto lo spingono le sue ali di cera
e il cielo decreta la sua caduta.
Perchè si è dato a pratiche diaboliche e sazio dei doni
solari della sapienza si getta affamato sulla negromanzia.

il vecchio: Ah,Faust,lascia quest'arte maledetta,
questa magia che adesca la tua anima all'inferno
e ti priva della salvezza.
Hai peccato da uomo ,ma ora non perseverare nel
male da demonio. Hai ancora un'anima, anima degna
d'amore se in te il peccato non diventa natura:
poi sarà troppo tardi per pentirti, poi sarai bandito
dal cielo, e nessun mortale può dire le pene dell'inferno.

l'angelo buono: Hai perduto il cielo,felicità indicibile,
estasi infinita. Avessi amato la dolce religione dall'inferno
e dal diavolo avresti avuti protezione.
Guarda, se avresti seguito quella strada, in quale luce di gloria
avresti avuto casa, su quel trono assieme ai santi cosi' tersi
vincendo l'inferno. Ecco cosa hai perso e ora, misera creatura,
il tuo angelo buono deve lasciarti, le fauci dell'inferno si aprono per ingoiarti.

l'angelo cattivo: Ora fissa i tuoi occhi atterriti sull'eterno
palazzo delle torture, guarda, le furie scagliano in aria i dannati
coi forconi ardenti, i corpi bollono nel piombo, pezzi di carne viva
arrostiscono sui tizzoni senza mai morire; su quella sedia arroventata
riposano le anime stremate dai supplizi.
Quelli laggiù, nutriti con pappe di fuoco vivo, erano ghiottoni, pensavano
solo a mangiare, ridevano dei poveri affamati sull'uscio.
Ma tutti questi strazi ancora non sono che niente, vedrai diecimila
torture ancora piu' orride.

Faust: Ho visto abbastanza per morire di dolore.

l'angelo cattivo: No, devi sentirle sulla carne come scottano!
Chi ama il piacere, col piacere avrà morte.
E ora Faust ti lascio, ma per poco tempo, presto
sprofonderai sconfitto nell'inferno.

Faust: Dio, se non vuoi avere pietà di quest'anima, almeno per
amore di Cristo il cui sangue mi ha riscattato,
assegna un termine alla mia pena incessante: che Faust resti
all'inferno mille anni, centomila e alla fine sia salvato.
Ma non c'è fine alle anime dannate.
Perchè non sei una creatura senz'anima?
Metampscicosi di Pitagora, fossi vera, l'anima mi lascerebbe,
sarei mutato in una bestia bruta. Felici le bestie, che morendo,
cedono l'anima agli elementi, ma la mia vivrà torturata in eterno.
Perchè la tua deve essere immortale?

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