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mercoledì 9 febbraio 2011

Magnolia....

Rispettate il cazzo. E... domate la fica. 
(Applausi e ovazioni del pubblico) 
Domatela. Tenetele testa con le tecniche che io vi insegnerò mano a mano. E ditele: "No!". 
(Pubblico: "Noo!") 
Non avrai il controllo su di me. No! 
(Pubblico: "Noo!") 
Non ti impadronirai della mia anima. No! 
(Pubblico: "Noo!") 
Non vincerai questo gioco. Te l'impedirò. Perché questo è solo un gioco, ragazzi. Ve ne siete accorti o no, eh? Se non l'avete ancora capito, tornate ai tempi della scuola e alla cotta che avevate per le grosse tette di Mary Jane. 
(Pubblico: "È vero! Hai ragione! Giusto!") 
Rispettate... il cazzo. Perneatevi di questi concetti. Sono io quello che detta le regole. Sono io che decido se dire: Sì! (Pubblico: "Sì!") 
No! 
(Pubblico: "No!") 
Adesso 
(Pubblico: "Adesso!") 
Qui! 
(Pubblico: "Qui!") (Applausi) 
Perché è un principio universale. È un principio evolutivo e antropologico, è... biologico. 
(Mima i gesti dell'accoppiamento) 
È animalesco. Noi... siamo... maschiii! 
(Pubblico in tripudio) (...) 
Leggete l'inizio della pagina. La prima frase... che cosa dice? 
(Pubblico: "Procurati un calendario") 
Esatto, procurati un calendario. Questo è uno dei punti fondamentali. Non è una gran spesa: 90 cents al massimo. Ma... se guardate dentro la vostra busta... forza! Guardate bene... scoprirete che sono stato tanto gentile da regalarvene uno. Trovato? Eh sì. Sì. Sono uno "stronzo dal cuore d'oro". E a voi servirà il calendario. Sembra una stupidaggine, un oggetto da niente e invece non immaginate quanto sarà importante per il vostro lavoro. Incontrate una e mettete in atto il piano A3: diciamo che aspettate otto giorni prima di farvi vivi di nuovo. Come fate a sapere quando è scaduto il tempo? (Pubblico: "Il calendario") 
Bravi, li segnerete sul vostro calendario. Seguitemi passo passo e usate il calendario segnandoci sopra gli obiettivi da raggiungere. Se volete davvero conquistare quella bionda, dovete essere duri e inflessibili, e seguire le mie regole. Tu in prima fila, con la maglietta grigia a maniche corte, mi dici perfavore come ti chiami? 
(...) (Geof; uno del pubblico: "Una sera lei: mi ha ritelefonato... e mi ha chiesto un consiglio su uno che le piaceva. E io sono morto") 
Sai cosa provi per lei? Ne avete parlato? 
(Geof: "Molte volte") 
Lei cosa dice? 
(GEOF: "Dice... dice che non prova la stessa cosa per me") 
Tutti noi che siamo qui abbiamo provato almeno una volta il tuo dolore. E ti ringrazio per averlo diviso con noi. Adesso lasci che ti mostri cosa insegneremo a Melina con le nostre regole e il nostro calendario. Ok?


questo monologo è tratto da 

Magnolia,  film  scritto e diretto da Paul Thomas Anderson
« Noi possiamo chiudere col Passato... ma il Passato non chiude con noi. »

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