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domenica 23 gennaio 2011

Morissi

Morissi
che vorrei?
Sulla sabbia
o arroccato su di un colle
il riposo mio,
sì che possa immaginare
l'infinito lago blu
di aria e di acqua.
Al riposo dal volo
i gabbiani udiranno
i miei racconti accesi di vita,
o i falchi in caccia
ascolteranno le poesie mai scritte.
Dalla città allora tutti sapranno
cos'è l'immortalità.
Tramonto
In quell'ora,
quando la sera
si accompagna al pomeriggio
e le terre lontane di campi di grano
paiono prendere fuoco,
capisco il mio destino
di uomo senza patria
e libero, come solo posso esserlo
al tramonto,
grido,
grido al di là
del confine dell'orizzonte,
e tanto si spande l'anima mia
che ovunque le urla arrivino,
apriranno le porte all'oblio.
A cosa rinuncio poi?
Se
tutto ciò che ho
sono giornate
uguali,
se
tutto ciò che penso
non è altro che
il pensiero
di un me
del passato.
A cosa rinuncio poi?
Se
tutto ciò che vi offro
sono lunghi
silenzi,
se
tutto ciò che vi mostro
sono mura
invalicabili,
a cosa rinunciate voi?

Morissi è una lirica di Sergio Scorzillo
tutti i diritti riservati

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