ma dite agli Ateniesi che Timone
s’è costruita l’eterna dimora
sopra l’estremo margine sabbioso
del salso flutto, che una volta al giorno
lo coprirà con la schiumosa cresta
dei suoi marosi sempre turbolenti.
Allora, sì, là potete venire,
e fare della mia pietra tombale
il vostro oracolo… Ora, mie labbra,
lasciate ancora andar quattro parole,
e si spenga per sempre la mia voce:
“a tutto quanto al modo c’è di male
“sia rimedio la peste e l’infezione!
“Sia dell’uomo sola opera la tomba,
“e la morte la sua sola mercede”.
Sole, cela i tuoi raggi!
Timone ha posto termine al suo regno.
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