Durante l'ultima offensiva israeliana contro la Striscia di Gaza, Vittorio Arrigoni è stato l'unico italiano che, in qualità di testimone oculare, sia riuscito a raccontare - dalle colonne del manifesto - gli orrori, le sofferenze e le conseguenze dell'operazione "Piombo fuso".
Pacifista dell'International solidarity movement, scrittore e autore del blog guerrilla radio, durante le tre settimane di bombardamenti scattati il 27 dicembre scorso, Arrigoni ha aiutato i paramedici palestinesi a soccorrere i civili e ha raccolto le storie della popolazione con cui viveva. Ha rappresentato una voce unica, in un panorama informativo quasi completamente azzerato dalla censura israeliana, che ha vietato alla stampa l'accesso alla Striscia per tutta la durata delle operazioni militari.
Il ruolo della propaganda di guerra e il coinvolgimento di civili innocenti sono tra i temi centrali delle riflessioni di Arrigoni, raccolti in forma di diario nel volume "Gaza. Restiamo umani" (pp. 128, euro 7), con prefazione di Michele Giorgio e postfazione di Tommaso Di Francesco. Manifesto Libri
Arrigoni è stato rapito e barbaramente ucciso.
(elaborato dalla scheda al volume di Manifesto libri, che ringraziamo)
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