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sabato 3 dicembre 2011

IL DISSOLUTO PUNITO OSSIA IL DON GIOVANNI



 di

LORENZO DA PONTE



DRAMMA GIOCOSO IN DUE ATTI.









PERSONAGGI


Don Giovanni, giovane cavaliere estremamente licenzioso
Donn'Anna, dama promessa sposa di
Don Ottavio
Il Commendatore, padre di Donn'Anna
Donn'Elvira, dama di Burgos abbandonata da Don Giovanni
Leporello, servo di Don Giovanni
Masetto, contadino, amante di
Zerlina, contadina
Coro di contadini e contadine
Coro di servitori
Coro interno
Suonatori
Servi

La scena si finge in una città della Spagna

ATTO PRIMO

Ouverture Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in re, 2 Trombe in re, Timpani in re la.
ANDANTE, poi MOLTO ALLEGRO

Scena prima
Giardino; da un lato il palazzo del Commendatore, al piè del quale stanno delle panche di pietra. Notte.

Leporello; poi Donn'Anna e Don Giovanni; indi il Commendatore

N. 1 - Introduzione Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in fa.
MOLTO ALLEGRO

Leporello
Notte e giorno faticar
Per chi nulla sa gradir;
Piova e vento sopportar,
Mangiar male e mal dormir...
Voglio far il gentiluomo,
E non voglio più servir.
Oh, che caro galantuomo!
Voi star dentro con la bella,
Ed io far la sentinella!...
Ma mi par che venga gente...
Non mi voglio far sentir.
(si nasconde)


Donn'Anna
([entra] tenendo forte pel braccio Don Giovanni,
ed egli cercando sempre di celarsi)

(a tre, entrando l'uno dopo l'altro)

Non sperar, se non m'uccidi,
Ch'io ti lasci fuggir mai.

Don Giovanni
Donna folle! Indarno gridi:
Chi son io tu non saprai.


Leporello
[fra sé]
Che tumulto!... Oh, ciel, che gridi
Il padron in nuovi guai!...


Donn'Anna
Gente!... servi! Al traditore!...


Don Giovanni
Taci, e trema al mio furore.


Donn'Anna
Scellerato!


Don Giovanni
Sconsigliata!
[fra sé]

(idem)

Questa furia disperata
Mi vuol far precipitar.





Donn'Anna
Come furia disperata
Ti saprò perseguitar.


Leporello
[fra sé]
Sta' a veder che il malandrino
Mi farà precipitar.


Il Commendatore
[accorrendo]
Lasciala, indegno!
(Donn'Anna, sentendo il Commendatore, lascia Don Giovanni ed entra in casa)
Battiti meco.


Don Giovanni
Va': non mi degno
Di pugnar teco.


Il Commendatore
Così pretendi
Da me fuggir?


Leporello
[fra sé]
Potessi almeno
Di qua partir!


Don Giovanni
Misero! Attendi,
Se vuoi morir.
(combattono. Don Giovanni ferisce mortalmente il Commendatore)

ANDANTE

(a tre)


Il Commendatore
Ah, soccorso!... Son tradito...
L'assassino... m'ha ferito...
E dal seno... palpitante
Sento... l'anima... partir...
(qui il Commendatore muore)


Don Giovanni
(fra sé)
Ah! già cadde il sciagurato...
Affannosa e agonizzante,
Già dal seno palpitante
Veggo l'anima partir.



Leporello
[fra sé]
Qual misfatto! qual eccesso!
Entro il sen, dallo spavento,
Palpitar il cor mi sento.
Io non so che far, che dir.



Scena seconda
Don Giovanni e Leporello


RECITATIVO SECCO

Don Giovanni
(sottovoce)
Leporello, ove sei?


Leporello
Son qui, per disgrazia. E voi?


Don Giovanni
Son qui.


Leporello
Chi è morto? Voi o il vecchio?


Don Giovanni
Che domanda da bestia! Il vecchio.


Leporello
Bravo!
Due imprese leggiadre:
Sforzar la figlia, ed ammazzar il padre.


Don Giovanni
L'ha voluto: suo danno.


Leporello
Ma Donn'Anna
Cosa ha voluto?


Don Giovanni
Taci,
Non mi seccar! Vien meco, se non vuoi
(in atto di batterlo)
Qualche cosa ancor tu.


Leporello
Non vo' nulla, signor: non parlo più.
(partono)



Scena terza
Don Ottavio, Donn'Anna e servi che portano diversi lumi.

Donn'Anna
([entrando seguita da Don Ottavio:] con risolutezza)
Ah! del padre in periglio
In soccorso voliam.


Don Ottavio
(con ferro ignudo in mano)
Tutto il mio sangue
Verserò, se bisogna:
Ma dov'è il scellerato?

Donn'Anna
In questo loco...
(vede il cadavere)


N. 2 - Recitativo drammatico Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in fa.
ALLEGRO ASSAI


Ma qual mai s'offre, o Dei,
Spettacolo funesto agli occhi miei!
Il padre!... padre mio!... mio caro padre!...


Don Ottavio
Signore!...

Donn'Anna
Ah! L'assassino
Mel trucidò... Quel sangue...
Quella piaga... quel volto
Tinto e coperto dei color di morte...
Ei non respira più... fredde ha le membra...
Padre mio!... caro padre!... padre amato!...
Io manco... io moro.
(sviene)

Don Ottavio
Ah! soccorrete, amici il mio tesoro.


MAESTOSO
Cercatemi, recatemi
Qualche odor... qualche spirto... Ah! Non tardate...
[partono due servi]


ANDANTE
Donn'Anna!... sposa!... amica!... IL duolo estremo
La meschinella uccide!


Donn'Anna
(rinviene)
Ahi!
[i servi ritornano]


Don Ottavio
Già rinviene.
Datele nuovi aiuti.


Donn'Anna
Padre mio!


Don Ottavio
Celate, allontanate agli occhi suoi
Quell'oggetto d'orrore.
(il Commendatore vien trasportato)
Anima mia, consòlati... fa' core!

Duetto
ALLEGRO



Donn'Anna
Fuggi, crudele, fuggi!
Lascia che mora anch'io
Ora ch'è morto, oddio!
Chi a me la vita diè.


Don Ottavio
Senti, cor mio, deh! senti,
Guardami un solo istante:
Ti parla il caro amante
Che vive sol per te.


Donn'Anna
Tu sei... Perdon, mio bene...
L'affanno mio... le pene...
Ah! il padre mio dov'è?


Don Ottavio
Il padre... Lascia, o cara,
La rimembranza amara:
Hai sposo e padre in me.

Recitativo drammatico



Donn'Anna
Ah! vendicar, se puoi,
Giura quel sangue ognor.

Don Ottavio
MAESTOSO
Lo giuro! Lo giuro!


ADAGIO

Lo giuro agli occhi tuoi,
Lo giuro al nostro amor.


Duetto
ALLEGRO



Donn'Anna e Don Ottavio
Che giuramento, o Dei!
Che barbaro momento!
Tra cento affetti e cento
Vammi ondeggiando il cor.
(partono)



Scena quarta
Strada. Alba chiara.
Don Giovanni e Leporello

RECITATIVO SECCO



Don Giovanni
Orsù, spìcciati presto... Cosa vuoi?


Leporello
L'affar di cui si tratta
È importante.


Don Giovanni
Lo credo.


Leporello
È importantissimo.


Don Giovanni
Meglio ancora: finiscila.


Leporello
Giurate
Di non andare in collera.


Don Giovanni
Lo giuro sul mio onore:
Purché non parli del Commendatore.


Leporello
Siamo soli?


Don Giovanni
Lo vedo.


Leporello
Nessun ci sente...


Don Giovanni
Via!


Leporello
Vi posso dire
Tutto liberamente...


Don Giovanni
Sì!


Leporello
Dunque, quand'è così:
(all'orecchio, ma ad alta voce)
Caro signor padrone,
La vita che menate è da briccone!


Don Giovanni
Temerario! In tal guisa...


Leporello
E il giuramento...


Don Giovanni
Non so di giuramento... Taci... o ch'io...


Leporello
Non parlo più, non fiato, o padron mio.


Don Giovanni
Così saremo amici. Or odi un poco:
Sai tu perché son qui?


Leporello
Non ne so nulla.
Ma, essendo l'alba chiara, non sarebbe
Qualche nuova conquista?
Io lo devo sapere per porla in lista.


Don Giovanni
Va là che sei il grand'uom! Sappi ch'io sono
Innamorato d'una bella dama;
E son certo che m'ama.
La vidi, le parlai; meco al casino
Questa notte verrà... Zitto: mi pare
Sentir odor di femmina...


Leporello
Cospetto!
Che odorato perfetto!


Don Giovanni
All'aria mi par bella.


Leporello
(fra sé)
E che occhio, dico!


Don Giovanni
Ritiriamoci un poco,
E scopriamo terren.


Leporello
[fra sé]
Già prese fuoco.



Scena quinta
Don Giovanni, Leporello e Donn'Elvira

N. 3 - Aria Archi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in mi bem.
ALLEGRO

Donn'Elvira
[entra, in abito da viaggio]
Ah! chi mi dice mai
Quel barbaro dov'è,
Che per mio scorno amai,
Che mi mancò di fè?
Ah! se ritrovo l'empio,
E a me non torna ancor,
Vo' farne orrendo scempio,
Gli vo' cavar il cor.


Don Giovanni
[sottovoce a Leporello]
Udisti? Qualche bella
Dal vago abbandonata. Poverina!
Cerchiam di consolare il suo tormento.


Leporello
[fra sé]
Così ne consolò mille e ottocento.


Don Giovanni
Signorina!


RECITATIVO SECCO



Donn'Elvira
Chi è là.


Don Giovanni
Stelle! che vedo!


Leporello
Oh, bella! Donn'Elvira!


Donn'Elvira
Don Giovanni!...
Sei qui, mostro, fellon, nido d'inganni...


Leporello
(fra sé)
Che titoli cruscanti! Manco male
Che lo conosce bene.


Don Giovanni
Via, cara Donn'Elvira,
Calmate quella collera... sentite...
Lasciatemi parlar...


Donn'Elvira
Cosa puoi dire,
Dopo azion sì nera? In casa mia
Entri furtivamente. A forza d'arte,
Di giuramenti e di lusinghe, arrivi
A sedurre il cor mio:
M'innamori, o crudele,
Mi dichiari tua sposa. E poi, mancando
Della terra e del cielo al santo dritto,
Con enorme delitto
Dopo tre dì da Burgos t'allontani,
M'abbandoni, mi fuggi, e lasci in preda
Al rimorso ed al pianto,
Per pena forse che t'amai cotanto.


Leporello
(fra sé)
Pare un libro stampato.


Don Giovanni
Oh, in quanto a questo
Ebbi le mie ragioni.
(a Leporello)
È vero?


Leporello
È vero.
(ironicamente)
E che ragioni forti!...


Donn'Elvira
E quali sono,
Se non la tua perfidia,
La leggerezza tua? Ma il giusto cielo
Volle ch'io ti trovassi
Per far le sue, le mie vendette.


Don Giovanni
Eh, via,
Siate più ragionevole...
(fra sé)
Mi pone
A cimento, costei.
(a Donn'Elvira)
Se non credete
Al labbro mio, credete
A questo galantuomo.


Leporello
(fra sé)
Salvo il vero.


Don Giovanni
[a Leporello]
Via, dille un poco...


Leporello
(sottovoce [a Don Giovanni])
E cosa devo dirle?


Don Giovanni
(ad alta voce, partendo senza esser visto)
Sì, sì dille pur tutto.


Donn'Elvira
(a Leporello)
Ebben, fa' presto.


Leporello
Madama... veramente... in questo mondo
Conciossiacosaquandofosseché
Il quadro non è tondo...


Donn'Elvira
Sciagurato!
Così del mio dolor gioco ti prendi?
(verso Don Giovanni che non crede partito)
Ah, voi...
[non vedendolo]
Stelle! L'iniquo
Fuggì, misera me!... Dove? in qual parte...


Leporello
Eh! lasciate che vada. Egli non merta
Che di lui ci pensiate...


Donn'Elvira
Il scellerato
M'ingannò, mi tradì...


Leporello
Eh! consolatevi:
Non siete voi, non foste e non sarete
Né la prima né l'ultima. Guardate
Questo non picciol libro: è tutto pieno
Dei nomi di sue belle.
Ogni villa, ogni borgo, ogni paese
È testimon di sue donnesche imprese.


N. 4 - Aria Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in re.
ALLEGRO


Madamina, il catalogo è questo
Delle belle che amò il padron mio;
Un catalogo egli è che ho fatt'io:
Osservate, leggete con me.

In Italia seicento e quaranta,
In Lamagna duecento e trentuna,
Cento in Francia, in Turchia novantuna,
Ma in Ispagna son già mille e tre.

V'ha fra queste contadine,
Cameriere, cittadine,
V'han contesse, baronesse,
Marchesane, principesse,
E v'han donne d'ogni grado,
D'ogni forma, d'ogni età.


ANDANTE CON MOTO
Nella bionda egli ha l'usanza
Di lodar la gentilezza;
Nella bruna, la costanza;
Nella bianca, la dolcezza.
Vuol d'inverno la grassotta,
Vuol d'estate la magrotta;
È la grande maestosa,
La piccina è ognor vezzosa.

Delle vecchie fa conquista
Pel piacer di porle in lista:
Ma passion predominante
È la giovin principiante.

Non si picca se sia ricca,
Se sia brutta, se sia bella:
Purché porti la gonnella,
Voi sapete quel che fa.
(parte)




Scena sesta
Donn'Elvira sola

RECITATIVO SECCO

Donn'Elvira
In questa forma, dunque.
Mi tradì il scellerato? È questo il premio
Che quel barbaro rende all'amor mio?
Ah, vendicar vogl'io
L'ingannato mio cor: pria ch'ei mi fugga...
Si ricorra... si vada... Io sento in petto
Sol vendetta parlar, rabbia e dispetto.
(parte)



Scena settima
Paese contiguo al palazzo di Don Giovanni
Zerlina, Masetto, contadini e contadine

N. 5 - Coro Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.
ALLEGRO

Zerlina
Giovinette che fate all'amore,
Non lasciate che passi l'età:
Se nel seno vi bulica il core,
Il rimedio vedetelo qua.
Ah, ah, ah; ah, ah, ah!
Che piacer, che piacer che sarà!


Coro di contadine
(Soprani e Contralti)
Ah, ah, ah; ah, ah, ah!
Che piacer, che piacer che sarà!
La la la lera, la la la lera.


Masetto
Giovinotti leggeri di testa,
Non andate girando di qua e là;
Poco dura de' matti la festa,
Ma per me cominciato non ha.
Ah, ah, ah; ah, ah, ah!
Che piacer, che piacer che sarà!


Coro di contadini
(Tenori e Bassi)
Ah,ah, ah; ah, ah, ah!
Che piacer, che piacer che sarà!
La la la lera, la la la lera.


Zerlina, Masetto
Vieni, vieni, carino/-a, godiamo,
E cantiamo e balliamo e suoniamo;
Vieni, vieni, carino/-a, godiamo,
Che piacer, che piacer che sarà!
Ah, ah, ah; ah, ah, ah!
Che piacer, che piacer che sarà!


Coro
(Soprani, Contralti, Tenori e Bassi)
[Contadini e contadine]
Ah, ah, ah; ah, ah, ah!
Che piacer, che piacer che sarà!
La la la lera, la la la lera.
La la la la, la la la la la lera!



Scena ottava
Zerlina, Masetto, Contadini, contadine, Don Giovanni e Leporello

Don Giovanni
[entrando, fra sé]
Manco male, è partita.
[da parte, a Leporello]
Oh, guarda, guarda
Che bella gioventù, che belle donne!


Leporello
(fra sé)
Tra tante, per mia fè,
Vi sarà qualche cosa anche per me.


Don Giovanni
Cari amici, buongiorno. Seguitate
A stare allegramente,
Seguitate a suonar, o buona gente.
C'è qualche sposalizio?


Zerlina
Sì, signore;
E la sposa son io.


Don Giovanni
Me ne consolo.
Lo sposo?


Masetto
Io, per servirla.


Don Giovanni
Oh, bravo! per servirmi: questo è vero
Parlar da galantuomo!


Leporello
[fra sé]
Basta che sia marito!


Zerlina
Oh! Il mio Masetto
È un uom d'ottimo core.


Don Giovanni
Oh, anch'io, vedete!
Voglio che siamo amici. Il vostro nome?


Zerlina
Zerlina.


Don Giovanni
E il tuo?


Masetto
Masetto.


Don Giovanni
Oh, caro il mio Masetto!
Cara la mia Zerlina. V'esibisco
La mia protezione.
(a Leporello che fa scherzi alle altre contadine)
Leporello!
Cosa fai lì, birbone?


Leporello
Anch'io, caro padrone,
Esibisco la mia protezione.


Don Giovanni
Presto, va' con costor: nel mio palazzo
Conducili sul fatto. Ordina ch'abbiano
Cioccolatte, caffè, vini, presciutti.
Cerca divertir tutti:
Mostra loro il giardino,
La galleria, le camere; in effetto,
Fa' che resti contento il mio Masetto.
Hai capito?


Leporello
Ho capito.
(ai contadini)
Andiam.


Masetto
[a Don Giovanni]
Signore...


Don Giovanni
Cosa c'è?


Masetto
La Zerlina
Senza me non può star.


Leporello
In vostro loco
Ci sarà sua Eccellenza, e saprà bene
Fare le vostre parti.


Don Giovanni
Oh! la Zerlina
È in man d'un cavalier. Va' pur: fra poco
Ella meco verrà.


Zerlina
Va', non temere:
Nelle mani son io d'un cavaliere.


Masetto
E per questo?


Zerlina
E per questo
Non c'è da dubitar...


Masetto
Ed io, cospetto...


Don Giovanni
Olà, finiam le dispute: se subito,
Senz'altro replicar, non te ne vai,
(mostrandogli la spada)
Masetto, guarda ben, ti pentirai.


N. 6 - Aria Archi, 2 Flauti, 2 Fagotti, 2 Corni in fa.
ALLEGRO MOLTO

Masetto
Ho capito, signorsì!
Chino il capo e me ne vò:
Giacché piace a voi così,
Altre repliche non fo.

Cavalier voi siete già,
Dubitar non posso, affè;
Me lo dice la bontà
Che volete aver per me.
(sottovoce a Zerlina)

Bricconaccia, malandrina,
Fosti ognor la mia ruina,
(a Leporello che lo vuol condur seco)
Vengo, vengo!
(a Zerlina)
Resta, resta!
È una cosa molto onesta:
Faccia il nostro cavaliere
Cavaliera ancora te.
(Leporello parte con Masetto e con gli altri contadini)



Scena nona
Don Giovanni e Zerlina

RECITATIVO SECCO

Don Giovanni
Alfin siamo liberati,
Zerlinetta gentil, da quel scioccone.
Che ne dite, mio ben, so far pulito?


Zerlina
Signore, è mio marito...


Don Giovanni
Chi! Colui?
Vi par che un onest'uomo,
Un nobil cavalier, qual io mi vanto,
Possa soffrir che quel visetto d'oro,
Quel viso inzuccherato,
Da un bifolcaccio vil sia strapazzato?


Zerlina
Ma, signor, io gli diedi
Parola di sposarlo.


Don Giovanni
Tal parola
Non vale un zero. Voi non siete fatta
Per esser paesana: un'altra sorte
Vi procuran quegli occhi briconcelli,
Quei labbretti sì belli,
Quelle ditucce candide e odorose...
Parmi toccar giuncata e fiutar rose.


Zerlina
Ah... non vorrei...


Don Giovanni
Che non vorreste?


Zerlina
Alfine
Ingannata restar. Io so che rado
Colle donne voi altri cavalieri
Siete onesti e sinceri.


Don Giovanni
Eh, un'impostura
Della gente plebea! La nobiltà
Ha dipinta negli occhi l'onestà.
Orsù, non perdiam tempo: in questo istante
Io vi voglio sposar.


Zerlina
Voi!


Don Giovanni
Certo, io.
Quel casinetto è mio: soli saremo,
E là, gioiello mio, ci sposeremo.


N. 7 - Duettino Archi, 1 Flauto, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in la.
ANDANTE

Don Giovanni
Là ci darem la mano,
Là mi dirai di sì.
Vedi, non è lontano:
Partiam, ben mio, di qui.


Zerlina
(fra sé)
Vorrei, e non vorrei...
Mi trema un poco il cor...
Felice, è ver, sarei;
Ma può burlarmi ancor.


Don Giovanni
Vieni, mio bel diletto!


Zerlina
[c.s.]
Mi fa pietà Masetto.


Don Giovanni
Io cangerò tua sorte.


Zerlina
[c.s.]
Presto non son più forte.


Don Giovanni
Andiam, andiam!


Zerlina
Andiam!


Zerlina e Don Giovanni
Andiam, andiam, mio bene,
A ristorar le pene
D'un innocente amor!
(vanno verso il casino di Don Giovanni, abbracciati)



Scena decima
Don Giovanni, Zerlina e Donn'Elvira

RECITATIVO SECCO

Donn'Elvira
([entrando:] ferma con atti disperatissimi Don Giovanni)
Férmati, scellerato! Il ciel mi fece
Udir le tue perfidie. Io sono a tempo
Di salvar questa misera innocente
Dal tuo barbaro artiglio.


Zerlina
Meschina! Cosa sento!


Don Giovanni
(fra sé)
Amor, consiglio!
(sottovoce a Donn'Elvira)
Idol mio, non vedete
Ch'io voglio divertirmi?


Donn'Elvira
(ad alta voce)
Divertirti,
È vero! Divertirti... Io so, crudele,
Come tu ti diverti.


Zerlina
Ma, signor cavaliere,
È ver quel ch'ella dice?


Don Giovanni
(sottovoce a Zerlina)
La povera infelice
È di me innamorata,
E per pietà deggio fingere amore,
Ch'io son, per mia disgrazia, uom di buon core.

N. 8 - Aria Archi soli
ALLEGRO



Donn'Elvira
[a Zerlina]
Ah, fuggi il traditor,
Non lo lasciar più dir:
Il labbro è mentitor,
Fallace il ciglio.

Da' miei tormenti impara
A creder a quel cor.
E nasca il tuo timor
Dal mio periglio.
(parte, conducendo seco Zerlina)



Scena undicesima
Don Giovanni; poi Donn'Anna e Don Ottavio

RECITATIVO SECCO

Don Giovanni
Mi par ch'oggi il demonio si diverta
D'opporsi a' miei piacevoli progressi:
Vanno mal tutti quanti.


Don Ottavio
[a Donn'Anna, insieme con la quale entra]
Ah! Ch'ora, idolo mio, son vani i pianti:
Di vendetta si parli... Oh, Don Giovanni!


Don Giovanni
(fra sé)
Mancava questo, inver!


Donn'Anna
[a Don Giovanni]
Amico. A tempo
Vi ritroviam: avete core, avete
Anima generosa?


Don Giovanni
(fra sé)
Sta' a vedere
Che il diavolo le ha detto qualche cosa.
(a Donn'Anna)
Che domanda! Perché?


Donn'Anna
Bisogno abbiamo
Della vostra amicizia.


Don Giovanni
(fra sé)
Mi torna il fiato in corpo.
(a Donn'Anna, con molto fuoco)
Comandate:
I congiunti, i parenti,
Questa man, questo ferro, i beni, il sangue
Spenderò per servirvi.
Ma voi, bella Donn'Anna,
Perché così piangete?
Il crudele chi fu che osò la calma
Turbar del viver vostro...



Scena dodicesima
Don Giovanni, Donn'Anna, Don Ottavio e Donna Elvira.

Donn'Elvira
[entrando, a Don Giovanni]
Ah, ti ritrovo ancor, perfido mostro!
[a Donn'Anna]


N. 9 - Quartetto Archi, 1 Flauto, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in si bem.
ANDANTE


Non ti fidar, o misera,
Di quel ribaldo cor.
Me già tradì, quel barbaro:
Te vuol tradir ancor.


Donn'Anna e Don Ottavio
[fra sé]
Cieli, che aspetto nobile!
Che dolce maestà!
Il suo dolor, le lagrime,
M'empiono di pietà.


Don Giovanni
La povera ragazza
È pazza, amici miei:
Lasciatemi con lei,
Forse si calmerà.


Donn'Elvira
[a Donn'Anna e Don Ottavio]
Ah, non credete al perfido!


Don Giovanni
È pazza, non badate...


Donn'Elvira
[c.s.]
Restate, o Dei, restate...


Donn'Anna e Don Ottavio
A chi si crederà?

(a quattro)

Donn'Anna, Don Ottavio e
Don Giovanni
[fra sé]
Certo moto d'ignoto tormento
Dentro l'alma girare mi sento,
Che mi dice per quella infelice
Cento cose che intender non sa.


Donn'Elvira
Sdegno, rabbia, dispetto, spavento
Dentro l'alma girare mi sento,
Che mi dice di quel traditore
Cento cose che intender non sa.


Don Ottavio
(fra sé)
Io di qua non vado via,
Se non so com'è l'affar.


Donn'Anna
(fra sé)
Non ha l'aria di pazzia
Il suo tratto, il suo parlar.


Don Giovanni
(fra sé)
Se men vado, si potria
Qualche cosa sospettar.


Donn'Elvira
Da quel ceffo si dovria
La ner'alma giudicar.


Don Ottavio
(a Don Giovanni)
Dunque, quella...


Don Giovanni
È pazzerella.


Donn'Anna
(a Donn'Elvira)
Dunque, quegli...


Donn'Elvira
È un traditore.


Don Giovanni
Infelice!


Donn'Elvira
Mentitore!


Donn'Anna e Don Ottavio
Incomincio a dubitar.


Don Giovanni
(sottovoce a Donn'Elvira)
Zitto, zitto! ché la gente
Si raduna a noi d'intorno.
Siate un poco più prudente:
Vi farete criticar.


Donn'Elvira
(ad alta voce a Don Giovanni)
Non sperarlo, o scellerato:
Ho perduto la prudenza.
Le tue colpe ed il mio stato
Voglio a tutti palesar.

(a quattro, insiemeDon Giovanni e Donn'Elvira che ripetono i loro versi)

Donn'Anna e Don Ottavio
(a parte, guardando Don Giovanni)
Quegli accenti sì sommessi,
Quel cangiarsi di colore, con
Son indizi troppo espressi
Che mi fan determinar.
(Donn'Elvira parte)


RECITATIVO SECCO



Don Giovanni
Povera sventurata! I passi suoi
Voglio seguir: non voglio
Che faccia un precipizio.
Perdonate, bellissima Donn'Anna:
Se servirvi poss'io,
In mia casa v'aspetto, Amici, addio!
(parte)



Scena tredicesima
Donn'Anna e Don Ottavio

N. 10 - Recitativo drammatico Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in mi bem., 2 Trombe in do
ALLEGRO ASSAI

Donn'Anna
Don Ottavio... son morta!


Don Ottavio
Cosa è stato?


Donn'Anna
Per pietà, soccorretemi!


Don Ottavio
Mio bene,
Fate coraggio!


Donn'Anna
Oh, Dei! Quegli è il carnefice
Del padre mio...


Don Ottavio
Che dite!


Donn'Anna
Non dubitate più: gli ultimi accenti
Che l'empio proferì tutta la voce
Richiamar nel cor mio di quell'indegno
Che nel mio appartamento...


Don Ottavio
Oh, ciel! Possibile
Che sotto il sacro manto d'amicizia...
Ma come fu, narratemi,
Lo strano avvenimento.

ANDANTE



Donn'Anna
Era già alquanto
Avanzata la notte,
Quando nelle mie stanze, ove soletta
Mi trovai per sventura, entrar io vidi
In un mantello avvolto
Un uom che al primo istante
Avea preso per voi:
Ma riconobbi poi
Che un inganno era il mio...


Don Ottavio
(con affanno)
Stelle!... Seguite.


Donn'Anna
Tacito a me s'appressa,
E mi vuole abbracciar; sciogliermi cerco,
Ei più mi stringe; io grido:

ALLEGRO ASSAI, poi ANDANTE



Non viene alcun. Con una mano cerca
D'impedire la voce,
E coll'altra m'afferra
Stretta così, che già mi credo vinta.


Don Ottavio
Perfido!... E alfin?...


Donn'Anna
Alfin il duol, l'orrore
Dell'infame attentato
Accrebbe sì la lena mia, che, a forza
Di svincolarmi, torcermi e piegarmi,
Da lui mi sciolsi.


Don Ottavio
Ohimè! respiro.


Donn'Anna
Allora
Rinforzo io stridi miei.

ALLEGRO ASSAI



Chiamo soccorso:
Fugge il fellon. Arditamente il seguo
Fin nella strada per fermarlo, e sono
Assalitrice d'assalita! Il padre
V'accorre, vuol conoscerlo; e l'indegno,
Che del povero vecchio era più forte,
Compie il misfatto suo col dargli morte.


Aria Archi, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in do.
ANDANTE

Or sai chi l'onore
Rapire a me volse,
Chi fu il traditore,
Che il padre mi tolse.
Vendetta ti chieggio;
La chiede il tuo cor.

Rammenta la piaga
Del misero seno,
Rimira di sangue
Coperto il terreno,
Se l'ira in te langue
D'un giusto furor.
(parte)




Scena quattordicesima
Don Ottavio solo

RECITATIVO SECCO

Don Ottavio
Come mai creder deggio
Di sì nero delitto
Capace un cavaliero!
Ah, di scoprire il vero
Ogni mezzo si cerchi! Io sento in petto
E di sposo e d'amico
Il dover che mi parla:
Disingannarla voglio, o vendicarla.


N. 11 - Aria Archi, 1 Flauto, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.
ANDANTINO SOSTENUTO


Dalla sua pace
La mia dipende,
Quel che a lei piace
Vita mi rende,
Quel che le incresce
Morte mi dà.

S'ella sospira,
Sospiro anch'io;
È mia quell'ira,
Quel pianto è mio;
E non ho bene,
S'ella non l'ha.
(parte)



Scena quindicesima
Leporello solo; poi Don Giovanni

RECITATIVO SECCO

Leporello
[entrando]
Io deggio ad ogni patto
Per sempre abbandonar questo bel matto...
[entra Don Giovanni]
Eccolo qui: guardate
Con qual indifferenza se ne viene!


Don Giovanni
Oh, Leporello mio, va tutto bene!


Leporello
Don Giovannino mio, va tutto male!


Don Giovanni
Come, va tutto male?


Leporello
Vado a casa,
Come voi m'ordinaste,
Con tutta quella gente.


Don Giovanni
Bravo!


Leporello
A forza
Di chiacchiere, di vezzi e di bugie,
Ch'ho imparato sì bene a star con voi,
Cerco d'intrattenerli...


Don Giovanni
Bravo!


Leporello
Dico
Mille cose a Masetto per placarlo,
Per trargli dal pensier la gelosia...


Don Giovanni
Bravo, in coscienza mia!


Leporello
Faccio che bevano
E gli uomini e le donne.
Son già mezzo ubbriachi:
Altri canta, altri scherza,
Altri séguita a ber... In sul più bello,
Chi credete che càpiti?


Don Giovanni
Zerlina.


Leporello
Bravo! E con lei chi venne?


Don Giovanni
Donn'Elvira.


Leporello
Bravo! E disse di voi...


Don Giovanni
Tutto quel mal che in bocca le venia.


Leporello
Bravo, in coscienza mia!


Don Giovanni
E tu cosa facesti?


Leporello
Tacqui.


Don Giovanni
Ed ella?


Leporello
Seguì a gridar.


Don Giovanni
E tu?


Leporello
Quando mi parve
Che già fosse sfogata, dolcemente
Fuor dell'orto la trassi, e con bell'arte,
Chiusa la porta a chiave,
Io mi cavai,
E sulla via soletta la lasciai.


Don Giovanni
Bravo! Bravo! Arcibravo!
L'affar non può andar meglio. Incominciasti,
Io saprò terminar: troppo mi premono
Queste contadinotte;
Le voglio divertir finché vien notte.


N. 12 - Aria Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem.
PRESTO


Fin ch'han dal vino
Calda la testa,
Una gran festa
Fa' preparar.

Se trovi in piazza
Qualche ragazza,
Teco ancor quella
Cerca menar.

Senza alcun ordine
La danza sia:
Chi 'l minuetto,
Chi la follia,
Chi l'alemanna
Farai ballar.

Ed io frattanto,
Dall'altro canto
Con questa e quella
Vo' amoreggiar.
Ah! la mia lista
Doman mattina
D'una decina
Devi aumentar.
(partono)



Scena sedicesima
Giardino di Don Giovanni; nel fondo il palazzo illuminato; due padiglioni ai lati.
(Contadini e contadine dormono o siedono sopra sofà d'erbe.)

Zerlina e Masetto

RECITATIVO SECCO

Zerlina
Masetto... senti un po'... Masetto,
Dico...


Masetto
Non mi toccar.


Zerlina
Perché?


Masetto
Perché, mi chiedi?
Perfida! Il tatto sopportar dovrei
D'una man infedele?


Zerlina
Ah, no, taci, crudele!
Io non merto da te tal trattamento.


Masetto
Come? Ed hai l'ardimento di scusarti?
Star sola con un uom! abbandonarmi
Il dì delle mie nozze! porre in fronte
A un villano d'onore
Questa marca d'infamia! Ah, se non fosse,
Se non fosse lo scandalo, vorrei...


Zerlina
Ma se colpa io non ho! ma se da lui
Ingannata rimasi! E poi, che temi?
Tranquìllati, mia vita:
Non mi toccò la punta delle dita.
Non me lo credi? Ingrato!
Vien qui, sfògati, ammazzami, fa' tutto
Di me quel che ti piace:
Ma poi, Masetto mio, ma poi fa' pace.


N. 13 - Aria Archi (Violoncello obbligato), 1 Flauto, 1 Oboe, 1 Fagotto, 2 Corni in fa.
ANDANTE GRAZIOSO


Batti, batti, o bel Masetto,
La tua povera Zerlina:
Starò qui come agnellina
Le tue bòtte ad aspettar.

Lascerò straziarmi il crine,
Lascerò cavarmi gli occhi;
E le tue care manine
Lieta poi saprò baciar.

Ah, lo vedo, non hai core!
Pace, pace, o vita mia!
In contento ed allegria
Notte e dì vogliam passar.

RECITATIVO SECCO



Masetto
[fra sé]
Guarda un po' come seppe
Questa strega sedurmi! Siamo pure
I deboli di testa!


Don Giovanni
(di dentro)
Sia preparato tutto a una gran festa.


Zerlina
Ah, Masetto, Masetto, odi la voce
Del monsù cavaliero!


Masetto
Ebben, che c'è?


Zerlina
Verrà.


Masetto
Lascia che venga.


Zerlina
Ah, se vi fosse
Un buco da fuggir!


Masetto
Di cosa temi?
Perché diventi pallida?... Ah! capisco,
Capisco, bricconcella;
Hai timor ch'io comprenda
Com'è tra voi passata la faccenda.


N. 14 - Finale Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in do, 2 Fagotti, 2 Corni in do, 2 Trombe in do, Timpani in do sol.
ALLEGRO ASSAI


Presto presto... pria ch'ei venga,
Por mi vo' da qualche lato...
C'è una nicchia... qui celato
Cheto, cheto mi vo' star.


Zerlina
Senti... senti... dove vai?
Ah, non t'asconder, o Masetto!
Se ti trova, poveretto,
Tu non sai quel che può far.


Masetto
Faccia, dica quel che vuole.


Zerlina
[fra sé]
Ah, non giovan le parole...


Masetto
Parla forte, e qui t'arresta.

(a due)

Zerlina
[c.s.]
Che capriccio ha nella testa!
Quell'ingrato, quel crudele
Oggi vuol precipitar.


Masetto
[fra sé]
Capirò se m'è fedele,
E in qual modo andò l'affar.
(entra in un padiglione)


Scena diciassettesima
Zerlina, Don Giovanni, servitori, contadini e contadine

Don Giovanni
[ai contadini]
Su, svegliatevi, da bravi!
Su, coraggio, o buona gente:
Vogliam stare allegramente,
Vogliam ridere e scherzar.
(ai servi)
Alla stanza della danza
Conducete tutti quanti,
Ed a tutti in abbondanza
Gran rinfreschi fate dar.


Coro di servi
(Tenori e Bassi)
Su, svegliatevi, da bravi!
Su, coraggio, o buona gente:
Vogliam stare allegramente,
Vogliam ridere e scherzar.
(partono i servi e i contadini)



Scena diciottesima
Zerlina, Don Giovanni; Masetto nel padiglione

Archi, 2 Flauti, 2 Clarinetti in do, 2 Fagotti, 2 Corni in fa.
ANDANTE

Zerlina
[fra sé]
Tra quest'arbori celata
Si può dar che non mi veda.
(vuol nascondersi)


Don Giovanni
Zerlinetta mia garbata,
T'ho già visto, non scappar.
(la prende)


Zerlina
Ah! Lasciatemi andar via...


Don Giovanni
No, no; resta, gioia mia!


Zerlina
Se pietade avete in core...


Don Giovanni
Sì, ben mio, son tutto amore...
Vieni un poco in questo loco:
Fortunata io ti vo' far.


Zerlina
(Insieme con Don Giovanni, che ripete gli ultimi suoi due versi.)

[fra sé]
Ah, s'ei vede il sposo mio,
So ben o quel che può far.
(Don Giovanni, nell'aprire il padiglione, e vedendo Masetto, fa un moto di stupore)


Don Giovanni
Masetto!


Masetto
Sì, Masetto.


Don Giovanni
(un poco confuso)
E chiuso là, perché?
(riprende ardire)
La bella tua Zerlina
Non può, la poverina,
Più star senza di te.


Masetto
(un poco ironico)
Capisco: sì, signore.


Don Giovanni
(a Zerlina)
Adesso fate core,


(Orchestra da lontano, sopra il palcoscenico: Archi, 2 Clarinetti in do, 2 Corni in fa.)
ALLEGRETTO


Fate core!
I suonatori udite:
Venite omai con me.

(Riprende l'orchestra nel teatro)



Masetto e Zerlina
(Insieme con Don Giovanni che ripete il suo ultimo verso)


Sì, sì, facciamo core,
Ed a ballar con gli altri
Andiamo tutti e tre.
(partono)




Scena diciannovesima
Donn'Anna, Donn'Elvira, Don Ottavio, in maschera; poi Don Giovanni e Leporello alla finestra

Donn'Elvira
[entrando con Donn'Anna e Don Ottavio]
Bisogna aver coraggio,
O cari amici miei,
E i suoi misfatti rei
Scoprir potremo allor.


Don Ottavio
L'amica dice bene:
Coraggio aver conviene.
[a Donn'Anna]
Discaccia, o vita mia,
L'affanno ed il timor.


Donn'Anna
Il passo è periglioso,
Può nascer qualche imbroglio:
Temo pel caro sposo
E per noi temo ancor.


(Da lontano, sopra il palcoscenico:
Archi [senza violoncelli], 2 Oboi, 2 Corni in fa.)
MINUETTO

Leporello
[uscendo con Don Giovanni sulla balconata del palazzo]
Signor, guardate un poco
Che maschere galanti!


Don Giovanni
Fàlle passar avanti,
Di' che ci fanno onor.
(rientra)


Donn'Anna, Donn'Elvira e Don Ottavio
(fra sé)
Al volto ed alla voce
Si scopre il traditor.


Leporello
Zì zì, signore maschere;
Zì, zì...


Donn'Anna e Donn'Elvira

(sottovoce a Don Ottavio)
Via, rispondete.


Leporello
Zì, zì...


Don Ottavio
(a Leporello)
Cosa chiedete?


Leporello
Al ballo, se vi piace,
V'invita il mio signor.


Don Ottavio
(a Leporello)
Grazie di tanto onore.
[a Donn'Anna e Donn'Elvira]
Andiam, compagne belle.


Leporello
[fra sé]
L'amico anche su quelle
Prova farà d'amor.
(entra e chiude [il balcone])


(Riprende l'orchestra del teatro.)
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti,2 Corni in mi bem.
ADAGIO

a tre)

Donn'Anna e Don Ottavio
Protegga il giusto cielo
Il zelo del mio cor.


Donn'Elvira
Vendichi il giusto cielo
Il mio tradito amor.
(partono)
(

Scena ventesima
Sala illuminata e preparata per una gran festa di ballo.

Don Giovanni, Leporello, Zerlina, Masetto, contadini e contadine, suonatori, servi con rinfreschi

Archi, 2 Flauti, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in mi bem.
ALLEGRO

(Don Giovanni fa seder le ragazze, e Leporello i ragazzi, che saranno in atto di aver finito un ballo.)

Don Giovanni
Riposate, vezzose ragazze!


Leporello
Rinfrescatevi, bei giovinotti!


Don Giovanni e Leporello
Tornerete a far presto le pazze,
Tornerete a scherzar e ballar.
(si portano i rinfreschi)


Don Giovanni
Ehi, caffè!


Leporello
Cioccolatte!


Masetto
[sottovoce a Zerlina]
Ah, Zerlina: giudizio!


Don Giovanni
Sorbetti!


Leporello
Confetti!


Zerlina e Masetto
[fra sé]
Troppo dolce comincia la scena:
In amaro potria terminar.


Don Giovanni
(fa carezze a Zerlina)
Sei pur vaga, brillante Zerlina!


Zerlina
[a Don Giovanni]
Sua bontà...


Masetto
(guarda e freme. Fra sé)
La briccona fa festa.


Leporello
(imita il padrone colle ragazze)
Sei pur cara, Giannotta, Sandrina!


Masetto
(fra sé, guardando Don Giovanni)
Tocca pur, che ti cada la testa!

(a quattro)

Zerlina
(fra sé)
Quel Masetto mi par stralunato:
Brutto brutto si fa quest'affar.


Don Giovanni e Leporello
[a parte]
Quel Masetto mi par stralunato:
Qui bisogna cervello adoprar.

Masetto
[fra sé, all'indirizzo di Zerlina]
Ah, briccona, mi vuoi disperar!



Scena ventunesima
Don Giovanni, Leporello, Zerlina, Masetto, contadini e contadine, suonatori e servi, Donn'Anna, Donn'Elvira e Don Ottavio

Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in do, 2 Fagotti, 2 Trombe in do, Timpani in do sol.
MAESTOSO

(Entrano Donn'Anna, Donn'Elvira e Don Ottavio mascherati.)

Leporello
Venite pur avanti,
Vezzose mascherette!


Don Giovanni
È aperto a tutti quanti:
Viva la libertà!


Donn'Anna, Donn'Elvira e Don Ottavio
Siam grati a tanti segni
Di generosità!


Donn'Anna, Donn'Elvira,
Don Ottavio, Don Giovanni e
Leporello

Viva la libertà!

Don Giovanni
[ai suonatori]
Ricominciate il suono.
(a Leporello, che porrà in ordine ecc.)
Tu accoppia i ballerini.


(Prima orchestra sopra il palcoscenico: Archi, 2 Oboi, 2 Corni in sol.)
MINUETTO

Leporello
Da bravi, via, ballate.
(ballano. Don Ottavio balla il minuetto con Donn'Anna)


Donn'Elvira
[sottovoce a Donn'Anna]
Quella è la contadina.


Donn'Anna
[sottovoce a Don Ottavio]
Io moro!


Don Ottavio
[sottovoce a Donn'Anna])
Simulate.

Don Giovanni e Leporello
Va bene, in verità!


Masetto
(ironicamente)
Va bene, in verità!


Don Giovanni
[sottovoce a Leporello]
A bada tien Masetto.


(Si unisce la seconda orchestra sul palcoscenico: Violini e Bassi)

Leporello
[a Masetto]
Non balli, poveretto?
(a due)

Vien qua, Masetto caro:
Facciam quel ch'altri fa.

Don Giovanni
[a Zerlina]
Il tuo compagno io sono,
Zerlina, vien pur qua!
(si mette a ballare con Zerlina una contraddanza)


Masetto
No, no, ballar non voglio.


Leporello
Eh, balla, amico mio!


Masetto
No!


Leporello
Sì!
Caro Masetto, balla!


Donn'Anna
(sottovoce a Donn'Elvira)
Resister non poss'io!


(Si unisce la terza orchestra sul palcoscenico: Violini e Bassi)

Donn'Elvira e Don Ottavio
[a Donn'Anna]
Fingete, per pietà.
(Leporello balla la Teitsch con Masetto)


Don Giovanni
[a Zerlina]
Vieni con me, mia vita...
(ballando conduce Zerlina presso una porta, e la fa entrare quasi per forza)


Masetto
[a Leporello]
Lasciami... Ah... no... Zerlina!


Zerlina
Oh, numi! Son tradita!...
(Masetto si cava dalle mani di Leporello e segue Zerlina)


Leporello
[fra sé]
Qui nasce una ruina.
(segue in fretta Don Giovanni)



L'iniquo da se stesso
Nel laccio se ne va.


Zerlina
(di dentro, ad alta voce; strepito di piedi a destra)
Gente!


(Cessano le orchestre sopra il palcoscenico, e riprende quella del teatro.)
Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in do, 2 Trombe in do, Timpani in do sol.
ALLEGRO ASSAI


Aiuto!... Aiuto, gente!



Soccorriamo l'innocente!
(i suonatori e gli altri partono confusi)


Masetto
Ah, Zerlina!...


Zerlina
[di dentro]
Scellerato!
(si sente il grido e lo strepito dalla parte opposta)


Donn'Anna, Donn'Elvira e Don Ottavio

Ora grida da quel lato...
Ah! Gettiamo giù la porta...
(gettano giù la porta)


Zerlina
(uscendo da un'altra parte)
Soccorretemi, son morta!...


Donn'Anna, Donn'Elvira,
Don Ottavio e Masetto

Siam qui noi per tua difesa.


ANDANTE MAESTOSO



Don Giovanni
(esce con spada in mano. Conduce seco per un braccio Leporello,
e finge di voler ferirlo; ma la spada non esce dal fodero. [a Zerlina])
Ecco il birbo che t'ha offesa,
Ma da me la pena avrà.
[a Leporello]
Mori, iniquo!


Leporello
Ah! Cosa fate?...


Don Giovanni
Mori, dico!


Don Ottavio
(cava una pistola contro Don Giovanni)
Nol sperate...


Donn'Anna, Donn'Elvira e Don Ottavio

(cavandosi la maschera)
L'empio crede con tal frode
Di nasconder l'empietà.


Don Giovanni
[riconoscendoli]
Donn'Elvira!


Donn'Elvira
Sì, malvagio!


Don Giovanni
Don Ottavio!


Don Ottavio
Sì, signore


Don Giovanni
(a Donn'Anna)
Ah! credete...


Donn'Anna, Donn'Elvira, Zerlina, Don Ottavio e Masetto
Traditore! Traditore!


Zerlina
Tutto, tutto, già si sa.


Donn'Anna, Donn'Elvira, Zerlina, Don Ottavio e Masetto
Tutto, tutto, già si sa.

ALLEGRO
(a sette)

Trema, trema scellerato!
Saprà tosto il mondo intero
Il misfatto orrendo e nero,
La tua fiera crudeltà.

Odi il tuon della vendetta
Che ti fischia intorno intorno:
Sul tuo capo, in questo giorno,
Il suo fulmine cadrà.


Don Giovanni e Leporello
È confusa la mia/sua testa,
Non so/sa più quel ch'io mi /ei si faccia,
E un'orribile tempesta
Minacciando, oddio! mi/lo va!
Ma non manca in me/lui coraggio:
Non mi perdo/si perde o mi confondo/si confonde.

PIÙ STRETTO



Se cadesse ancora il mondo
Nulla mai temer mi/lo fa!




ATTO SECONDO


Scena prima
Strada; a lato la casa di Donn'Elvira con un balcone.
Don Giovanni e Leporello

N. 15 - Duetto Archi, 2 Oboi, 2 Corni in sol.
ALLEGRO ASSAI

Don Giovanni
Ehi, via, buffone, non mi seccar!


Leporello
No, no, padrone, non vo' restar!


Don Giovanni
Sentimi, amico...


Leporello
Vo' andar, vi dico.


Don Giovanni
Ma che ti ho fatto, che vuoi lasciarmi?


Leporello
Oh, niente affatto: quasi ammazzarmi!


Don Giovanni
Va', che sei matto: fu per burlar.


Leporello
Ed io non burlo, ma voglio andar.
(va per partire; Don Giovanni lo richiama)

RECITATIVO SECCO



Don Giovanni
Leporello


Leporello
Signore.


Don Giovanni
Vien qui, facciamo pace. Prendi...


Leporello
Cosa?


Don Giovanni
(gli dà del danaro)
Quattro doppie.


Leporello
Oh! sentite:
Per questa volta
La cerimonia accetto.
Ma non vi ci avvezzate: non credete
Di sedurre i miei pari,
Come le donne, a forza di danari.


Don Giovanni
Non parliam più di ciò! Ti basta l'animo
Di far quel ch'io ti dico?


Leporello
Purché lasciam le donne.


Don Giovanni
Lasciar le donne! Pazzo!
Lasciar le donne? Sai ch'elle per me
Son necessarie più del pan che mangio,
Più dell'aria che spiro!


Leporello
E avete core
D'ingannarle poi tutte?


Don Giovanni
È tutto amore:
Chi a una sola è fedele
Verso l'altre è crudele.
Io, che in me sento
Sì esteso sentimento,
Vo' bene a tutte quante.
Le donne, poi che calcolar non sanno
Il mio buon natural chiamano inganno.


Leporello
Non ho veduto mai
Naturale più vasto e più benigno.
Orsù, cosa vorreste?


Don Giovanni
Odi: vedesti tu la cameriera
Di Donn'Elvira?


Leporello
Io no.


Don Giovanni
Non hai veduto
Qualche cosa di bello,
Caro il mio Leporello! Ora io con lei
Vo' tentar la mia sorte; ed ho pensato,
Giacché siam verso sera,
Per aguzzarle meglio l'appetito,
Di presentarmi a lei col tuo vestito.


Leporello
E perché non potreste
Presentarvi col vostro?


Don Giovanni
Han poco credito
Con gente di tal rango
Gli abiti signorili.
(si cava il proprio abito)
Sbrìgati, via!


Leporello
Signor... per più ragioni...


Don Giovanni
(con collera)
Finiscila! Non soffro opposizioni.
(si scambiano l'abito)



Scena seconda
Don Giovanni, Leporello, e Donn'Elvira sul balcone.
(Si fa notte a poco a poco)

N. 16 - Terzetto Archi, 2 Flauti, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in la.
ANDANTINO

Donn'Elvira
Ah, taci, ingiusto, core,
Non palpitarmi in seno:
È un empio, è un traditore.
È colpa aver pietà.


Leporello
[sottovoce]
Zitto... di Donn'Elvira,
Signor, la voce io sento.


Don Giovanni
[sottovoce]
Cogliere io vo' il momento.
Tu férmati un po' là.
(si mette dietro Leporello e parla a Donn'Elvira)
Elvira, idolo mio!...


Donn'Elvira
Non è costui l'ingrato?


Don Giovanni
Sì, vita mia, son io;
E chieggo carità.

(a due)

Donn'Elvira
[fra sé]
Numi, che strano affetto
Mi si risveglia in petto!


Leporello
[fra sé]
State a veder la pazza,
Che ancor gli crederà.


Don Giovanni
Discendi, o gioia bella!
Vedrai che tu sei quella
Che adora l'alma mia:
Pentito io sono già.


Donn'Elvira
No, non ti credo, o barbaro!


Don Giovanni
(con affettato dolore)
Ah, credimi, o m'uccido!


Leporello
(sottovoce a don Giovanni)
Se seguitate, io rido.


Don Giovanni
Idolo mio, vien qua.


(a tre)

Donn'Elvira
(fra sé)
Dei, che cimento è questo?
Non so s'io vado o resto...
Ah! Proteggete voi
La mia credulità.


Don Giovanni
(fra sé)
Spero che cada presto.
Che bel colpetto è questo!
Più fertile talento
Del mio, no, non si dà.
Leporello
(fra sé)
Già quel mendace labbro
Torna a sedur costei:
Deh! Proteggete, o Dei,
La sua credulità.
(Donn'Elvira parte dal balcone)

RECITATIVO SECCO



Don Giovanni
(allegrissimo)
Amico, che ti par?


Leporello
Mi par che abbiate
Un'anima di bronzo.


Don Giovanni
Va' là, che se' il gran gonzo! Ascolta bene:
Quando costei qui viene,
Tu corri ad abbracciarla:
Falle quattro carezze,
Fingi la voce mia; poi con bell'arte
Cerca teco condurla in altra parte.


Leporello
Ma signore...


Don Giovanni
Non più repliche!


Leporello
E se poi mi conosce?


Don Giovanni
(mette presso il naso una pistola a Leporello)
Non ti conoscerà, se tu non vuoi.
Zitto: ell'apre. Ehi, giudizio!
(va in disparte)



Scena terza
Don Giovanni, Leporello e Donn'Elvira

Donn'Elvira

Eccomi a voi.

Don Giovanni
(si ritira nel fondo [; fra sé])
Veggiamo che farà.


Leporello
(fra sé)
Che imbroglio!


Donn'Elvira
[a Leporello, scambiandolo per Don Giovanni]
Dunque, creder potrò che i pianti miei
Abbian vinto quel core? Dunaque, pentito
L'amato Don Giovanni al suo dovere
E all'amor mio ritorna?...


Leporello
[alterando la voce]
Sì, carina!


Donn'Elvira
Crudele! Se sapeste
Quante lagrime e quanti
Sospir voi mi costate!...


Leporello
Io, vita mia?


Donn'Elvira
Voi.


Leporello
Poverina! Quanto mi dispiace!


Donn'Elvira
Mi fuggirete più?


Leporello
No, muso bello.


Donn'Elvira
Sarete sempre mio?


Leporello
Sempre.


Donn'Elvira
Carissimo!


Leporello
Carissima!
(fra sé)
La burla mi dà gusto.


Donn'Elvira
Mio tesoro.


Leporello
Mia Venere!


Donn'Elvira
Son per voi tutta foco.


Leporello
Io tutto cenere.


Don Giovanni
(fra sé)
Il birbo si riscalda.


Donn'Elvira
E non m'ingannerete?


Leporello
No, sicuro.


Donn'Elvira
Giuratemi.


Leporello
Lo giuro a questa mano,
Che bacio con trasporto, e a quei bei lumi...


Don Giovanni
(finge di uccider qualcheduno con la spada alla mano etc.)
Ih! eh! eh! ih! Sei morto!


Donn'Elvira e Leporello
Oh, Numi!
(fuggono)


Don Giovanni
[ride]
Ih, eh, ih, eh, ah, ih! Par che la sorte
Mi secondi. Veggiamo:
Le finestre son queste. Ora cantiamo.


N. 17 - Canzonetta Archi e 1 Mandolino
ALLEGRETTO

Deh, vieni alla finestra, o mio tesoro!
Deh, vieni a consolar il pianto mio:
Se neghi a me di dar qualche ristoro,
Davanti agli occhi tuoi morir vogl'io.

Tu ch'hai la bocca dolce più che il miele,
Tu che il zucchero porti in mezzo al core,
Non esser, gioia mia, con me crudele:
Làsciati almen veder, mio bell'amore!




Scena quarta
Don Giovanni, Masetto e contadini armati

RECITATIVO SECCO
Don Giovanni
V'è gente alla finestra: forse è dessa.
Zi, zi.


Masetto
[entrando coi contadini]
Non ci stanchiamo: il cor mi dice
Che trovarlo dobbiam.


Don Giovanni
(fra sé)
Qualcuno parla.


Masetto
Fermatevi: mi pare
Che alcuno qui si muova.


Don Giovanni
(fra sé)
Se non fallo è Masetto.


Masetto
(a voce alta)
Chi va là?
(ai contadini)
Non risponde.
Animo: schioppo al muso!
(a voce più alta)
Chi va là?


Don Giovanni
(fra sé)
Non è solo:
Ci vuol giudizio.
(cerca d'imitar la voce di Leporello)
Amici...
(fra sé)
Non mi voglio scoprir.
(c.s.)
Sei tu, Masetto?


Masetto
(in collera)
Appunto quello. E tu?


Don Giovanni
Non mi conosci? Il servo
Son io di Don Giovanni.


Masetto
Leporello!
Servo di quell'indegno cavaliere!


Don Giovanni
Certo: di quel briccone...


Masetto
Di quell'uom senza onore! Ah, dimmi un poco
Dove possiam trovarlo:
Lo cerco con costor per trucidarlo.


Don Giovanni
(fra sé)
Bagattelle!
(ad alta voce)
Bravissimo, Masetto!
Anch'io con voi m'unisco,
Per fargliela, a quel birbo di padrone.
Ma udite un po' qual è la mia intenzione.


N. 18 - Aria Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in fa.
ANDANTE CON MOTO

(accennando a destra)
Metà di voi qua vadano,
(accennando a sinistra)
E gli altri vadan là,
E pian pianin lo cerchino:
Lontan non fia di qua.

Se un uom e una ragazza
Passeggian per la piazza;
Se sotto a una finestra
Fare all'amor sentite,
Ferite pur, ferite:
Il mio padron sarà!

In testa egli ha un cappello
Con candidi pennacchini;
Addosso un gran mantello,
E spada al fianco egli ha.

Andate, fate presto!
(i contadini partono. A Masetto)
Tu sol verrai con me.
Noi far dobbiamo il resto;
E già vedrai cos'è.
(prende seco Masetto, e parte)



Scena quinta
Don Giovanni e Masetto

RECITATIVO SECCO

Don Giovanni
(ritorna in scena, conducendo seco per la mano Masetto)
Zitto... Lascia ch'io senta... Ottimamente.
Dunque, dobbiam ucciderlo.


Masetto
Sicuro.


Don Giovanni
E non ti basteria rompergli l'ossa,
Fracassargli le spalle...


Masetto
No, no: voglio ammazzarlo,
Vo' farlo in cento brani.


Don Giovanni
Hai buone armi?


Masetto
Cospetto!
Ho pria questo moschetto
E poi questa pistola.
(dà il moschetto e la pistola a Don Giovanni)


Don Giovanni
E poi?


Masetto
Non basta?


Don Giovanni
Eh, basta, certo! Or prendi:
(batte col rovescio della spada Masetto)
Questo per la pistola...
Questo per il moschetto...


Masetto
Ahi, ahi!... soccorso! Ahi! Ahi!


Don Giovanni
(minacciandolo con le armi alla mano)
Taci, o sei morto!
Questa per l'ammazzarlo,
Questa per farlo in brani.
Villano, mascalzon, ceffo da cani!
(parte)



Scena sesta
Masetto; poi Zerlina con lanterna.

Masetto
(gridando forte)
Ahi! ahi! la testa mia!
Ahi! ahi! le spalle... e il petto!


Zerlina
[entrando]
Di sentire mi parve
La voce di Masetto.


Masetto
Oddio! Zerlina...
Zerlina mia, soccorso!


Zerlina
Cosa è stato?


Masetto
L'iniquo, il scellerato
Mi ruppe l'ossa e i nervi.


Zerlina
Oh, poveretta me! Chi?


Masetto
Leporello!
O qualche diavol che somiglia a lui.


Zerlina
Crudel! Non tel diss'io
Che con questa tua pazza gelosia
Ti ridurresti a qualche brutto passo?
Dove ti duole?


Masetto
Qui.


Zerlina
E poi?


Masetto
Qui... e ancora qui...


Zerlina
E poi non ti duol altro?


Masetto
Duolmi un poco
Questo piè, questo braccio e questa mano.


Zerlina
Via, via: non è gran mal, se il resto è sano.
Vientene meco a casa:
Purché tu mi prometta
D'esser men geloso,
Io... io ti guarirò, caro il mio sposo.


N. 19 - Aria Archi, 2 Flauti, 2 Clarinetti in do, 2 Fagotti, 2 Corni in do.
GRAZIOSO

Vedrai, carino,
Se sei buonino,
Che bel rimedio
Ti voglio dar:

È naturale,
Non dà disgusto,
E lo speziale
Non lo sa far.

È un certo balsamo
Che porto addosso:
Dare tel posso,
Se il vuoi provar.

Saper vorresti
Dove mi sta?
(facendogli toccare il core)
Sentilo battere,
Toccami qua.
(partono)




Scena settima
Atrio terreno oscuro in casa di Donn'Anna.
Leporello, Donn'Elvira; poi Don Ottavio e Donn'Anna con servi e lumi

RECITATIVO SECCO

Leporello
[sempre alterando la voce]
Di molte faci il lume
S'avvicina, o mio ben: stiamo qui un poco
Finché da noi si scosta.


Donn'Elvira
Ma che temi,
Adorato mio sposo?


Leporello
Nulla, nulla...
Certi riguardi... Io vo' veder se il lume
È già lontano.
(fra sé)
Ah, come
Da costei liberarmi?
(a Donn'Elvira)
Rimanti, anima bella...
(s'allontana)


Donn'Elvira
Ah, non lasciarmi!


N. 20 - Sestetto Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in mi bem.
ANDANTE

[fra sé]
Sola sola, in buio loco,
Palpitar il cor mi sento;
E m'assale un tal spavento,
Che mi sembra di morir.


Leporello
(andanto a tentone [, fra sé])
Più che cerco, men ritrovo
Questa porta, sciagurata...
Piano, piano: l'ho trovata.
Ecco il tempo di fuggir.
(sbaglia la porta)


(Si aggiungono: 2 Trombe in re e Timpani in re la.)


(Donn'Anna e Don Ottavio entrano vestiti a lutto con servi che portano fiaccole)


Don Ottavio
[a Donn'Anna]
Tergi il ciglio, o vita mia!
E da' calma al tuo dolore:
L'ombra omai del genitore
Pena avrà de' tuoi martir.


Donn'Anna
Lascia almen alla mia pena
Questo picciolo ristoro.
Sol la morte, o mio tesoro,
Il mio pianto può finir.


Donn'Elvira
(fra sé, senza esser vista)
Ah! Dov'è lo sposo mio?


Leporello
(fra sé, dalla porta, senza esser visto)
Se mi trovan, son perduto.


Donn'Elvira e Leporello
Una porta là vegg'io.
Cheta/-o cheta/-o io vo' partir.
(cercano di uscire)



Scena ottava
Leporello, Donn'Elvira, Donn'Anna, Don Ottavio, Zerlina, Masetto, servi.

Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in mi bem., 2 Trombe in mi bem., Timpani in mi bem. si bem.

(Zerlina e Masetto, entrando, s'incontrano con Donn'Elvira e Leporello, che si nasconde la faccia)

Zerlina e Masetto
Ferma, briccone!
Dove ten vai?


Donn'Anna e Don Ottavio
Ecco il fellone!
Come era qua?


Donn'Anna, Zerlina, Don Ottavio e Masetto

Ah! mora il perfido
Che m'ha tradito!

Donn'Elvira
È mio marito!
Pietà, pietà!


Donn'Anna, Zerlina, Don Ottavio e Masetto

È Donn'Elvira,
Quella ch'io vedo?
Appena il credo...
No, no: morrà!
(Don Ottavio fa l'atto di ucciderlo)


Leporello
(si scopre e si mette in ginocchio davanti agli altri)
Perdon, perdono,
Signori miei.
Quello io non sono:
Sbaglia, costei;
Viver lasciatemi,
Per carità!


Donn'Anna, Donn'Elvira,
Dei! Leporello!...
Che inganno è questo!


Zerlina, Don Ottavio e Masetto
Stupida/-o resto:
Che mai sarà?


MOLTO ALLEGRO

(a sei)


Leporello
Mille torbidi pensieri
Mi s'aggiran per la testa:
Se mi salvo in tal tempesta,
È un prodigio, in verità.

Donn'Anna, Donn'Elvira, Zerlina, Don Ottavio e Masetto
Mille torbidi pensieri
Mi s'aggiran per la testa...
Che giornata, o stelle, è questa!
Che impensata novità!
(Donn'Anna parte coi servi)




Scena nona
Leporello, Donn'Elvira, Don Ottavio, Zerlina e Masetto

RECITATIVO SECCO

Zerlina
[a Leporello]
Dunque, quello sei tu che il mio Masetto
Poco fa crudelmente maltrattasti!


Donn'Elvira
[a Leporello]
Dunque, tu m'ingannasti, o scellerato,
Spacciandoti con me da Don Giovanni!


Don Ottavio
[a Leporello]
Dunque, tu in questi panni
Venisti qui per qualche tradimento!


Donn'Elvira
A me tocca punirlo.


Zerlina
Anzi, a me!


Don Ottavio
No, no: a me!


Masetto
Accoppatelo meco tutti e tre!


N. 21 - Aria Archi, 2 Flauti, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.
ALLEGRO ASSAI

Leporello
Ah, pietà, signori miei!
Ah, pietà, pietà di me!
Dò ragione a voi... a lei...
Ma il delitto mio non è.

IL padron con prepotenza
L'innocenza mi rubò.
(a Donn'Elvira)
Donna Elvira! compatite:
Voi capite come andò.
(a Masetto)
Di Masetto non so nulla,
(accennando a Donn'Elvira)
Vel dirà questa fanciulla:
è un'oretta circumcirca
Che con lei girando vò.
(a Don Ottavio)

A voi, signore,
Non dico niente.
Certo timore...
Certo accidente...

Di fuori chiaro,
Di dentro oscuro...
Non c'è riparo...
La porta, il muro...

Lo... il... la...
Vò da quel lato,
Poi, qui celato,
L'affar si sa,

Oh, si sa!
Ma s'io sapeva
Fuggia per qua...
(fugge)


Scena decima
Donn'Elvira, Don Ottavio, Zerlina e Masetto

RECITATIVO SECCO

Donn'Elvira
Ferma, perfido, ferma!...


Masetto
Il birbo ha l'ali ai piedi...


Zerlina
Con qual arte
si sottrasse, l'iniquo!


Don Ottavio
Amici miei,
Dopo eccessi sì enormi,
Dubitar non possiam che Don Giovanni
Non sia l'empio uccisore
Del padre di Donn'Anna. In questa casa
Per poche ore fermatevi: un ricorso
Vo' far a chi si deve, e in pochi istanti
Vendicarvi prometto.
Così vuole dover, pietade, affetto.


N. 22 - Aria Archi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in si bem.
ANDANTE GRAZIOSO

Il mio tesoro intanto
Andate a consolar.
E del bel ciglio il pianto
Cercate di asciugar.

Ditele che i suoi torti
A vendicar io vado,
Che sol di stragi e morti
Nunzio vogl'io tornar.
(partono)




Scena undicesima
Donn'Elvira sola

N. 23 - Recitativo e aria
Recitativo Archi soli
ALLEGRO ASSAI

Donn'Elvira
In quali eccessi, o Numi,
In quai misfatti orribili, tremendi,
È avvolto il sciagurato! Ah, no, non puote
Tardar l'ira del cielo...
La giustizia tardar! Sentir già parmi
La fatale saetta
Che gli piomba sul capo! Aperto veggio
Il baratro mortal... Misera Elvira,
Che contrasto d'affetti in sen ti nasce!
Perché questi sospiri? e queste ambasce?


Aria Archi (Violoncelli e Bassi separati), 1 Flauto, 1 Clarinetto in si bem., 1 Fagotto, 2 Corni in mi bem.
ALLEGRETTO

Mi tradì, quell'alma ingrata:
Infelice, oddio! mi fa.
Ma, tradita e abbandonata,
Provo ancor per lui pietà.

Quando sento il mio tormento,
Di vendetta il cor favella;
Ma, se guardo il suo cimento,
Palpitando il cor mi va.
(parte)




Scena dodicesima
Cimitero circondato da un muro; diversi monumenti equestri, fra cui quello del Commendatore. Chiaro di luna.
Don Giovanni; poi Leporello; la statua del Commendatore

RECITATIVO SECCO

Don Giovanni
(entra scavalcando il muro. Ridendo)
Ah! ah! ah! ah! questa è buona!
Or lasciala cercar. Che bella notte!
È più chiara del giorno: sembra fatta
Per gir a zonzo a caccia di ragazze.
È tardi?
(guarda sull'orologio)
Oh, ancor non sono
Due della notte. Avrei
Voglia un po' di saper come è finito
L'affar tra Leporello e Donn'Elvira:
S'egli ha avuto giudizio...


Leporello
(di dentro [tra sé ad alta voce])
Alfin vuole ch'io faccia un precipizio.


Don Giovanni
È desso. Oh, Leporello!


Leporello
(dal muro)
Chi mi chiama?


Don Giovanni
Non conosci il padron?


Leporello
Così nol conoscessi!


Don Giovanni
Come? Birbo!


Leporello
Ah, siete voi. Scusate.


Don Giovanni
Cosa è stato?


Leporello
Per cagion vostra, io fui quasi accoppato


Don Giovanni
Ebben, non era questo
Un onore, per te?


Leporello
Signor, vel dono.


Don Giovanni
Via, via, vien qua: che belle
Cose ti deggio dir!


Leporello
Ma cosa fate qui?


Don Giovanni
Vien dentro, e lo saprai.
(Leporello passa il muro e cambia mantello e cappello con Don Giovanni)
Diverse istorielle,
Che accadute mi son da che partisti,
Ti dirò un'altra volta; or la più bella
Ti vo' solo narrar.


Leporello
Donnesca, al certo.


Don Giovanni
C'è dubbio? Una fanciulla
Bella, giovin, galante,
Per la strada incontrai. Le vado appresso,
La prendo per la man: fuggir mi vuole.
Dico poche parole: ella mi piglia
Sai per chi?


Leporello
Non lo so.


Don Giovanni
Per Leporello.


Leporello
Per me?


Don Giovanni
Per te.


Leporello
Va bene.


Don Giovanni
Per la mano
Ella allora mi prende.


Leporello
Ancora meglio.


Don Giovanni
M'accarezza, mi abbraccia:
"Caro il mio Leporello...
Leporello mio caro...". Allor m'accorsi
Ch'era qualche tua bella.


Leporello
[fra sé]
Oh, maledeto!


Don Giovanni
Dell'inganno approfitto. Non so come
Mi riconosce: grida. Sento gente,
A fuggir mi metto, e, pronto pronto,
Per quel muretto in questo loco io monto.


Leporello
E mi dite la cosa
Con tale indifferenza?


Don Giovanni
Perché no?


Leporello
Ma se fosse
Costei stata mia moglie?


Don Giovanni
Meglio ancora!
(ride molto forte)


Recitativo drammatico 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 3 Tromboni (Alto, Tenore, Basso), Contrabbassi.
ADAGIO

Il Commendatore
Di rider finirai pria dell'aurora.


(Riprende il recitativo secco)



Don Giovanni
Chi ha parlato?


Leporello
(con atti di paura)
Ah! qualche anima
Sarà dell'altro mondo,
Che vi conosce a fondo.


Don Giovanni
Taci, sciocco!
Chi va là? chi va là?
(mette mano alla spada, e cerca qua e là pel sepolcro dando diverse percosse alle statue ecc.)


RECITATIVO DRAMMATICO
(Come prima.)



Il Commendatore
Ribaldo audace!
Lascia a' morti la pace.


(Recitativo secco)



Leporello
Ve l'ho detto...


Don Giovanni
(con indifferenza e sprezzo)
Sarà qualcun di fuori
Che si burla di noi...
Ehi! Del Commendatore
Non è questa la statua? Leggi un poco
Quella iscrizion.


Leporello
Scusate...
Non ho imparato a leggere
A' raggi della luna...


Don Giovanni
Leggi, dico!


Leporello
(legge)
"Dell'empio che mi trasse al passo estremo
Qui attendo la vendetta"...
[A Don Giovanni]
Udiste?... Io tremo!


Don Giovanni
O vecchio buffonissimo!
Digli che questa sera
L'attendo a cena meco.


Leporello
Che pazzia! Ma vi par... Oh, Dei! mirate
Che terribili occhiate egli ci dà.
Par vivo! par che senta,
E che voglia parlar...


Don Giovanni
Orsù, va' là,
O qui t'ammazzo e poi ti seppellisco.


Leporello
Piano, piano, signore: ora ubbidisco.


N. 24 - Duetto Archi, 2 Flauti, 2 Fagotti, 2 Corni in mi.
ALLEGRO

[alla statua]
O statua gentilissima
Del gran Commendatore...
[a Don Giovanni]
Padron, mi trema il core:
Non posso terminar...


Don Giovanni
Finiscila, o nel petto
Ti metto quest'acciar!

(a due)

Leporello
[fra sé]
Che impiccio! che capriccio!
Io sentomi gelar.


Don Giovanni
[fra sé]
Che gusto! che spassetto!
Lo voglio far tremar.

Leporello
[alla statua]
O statua gentilissima
Benché di marmo siate...
(a Don Giovanni)
Ah, padron mio, mirate
Che séguita a guardar.


Don Giovanni
[a Leporello]
Mori!


Leporello
No, no, attendete.
(alla statua)
Signor, il padron mio...
Badate ben, non io...
Vorria con voi cenar...
(la statua china la testa)
Ah! ah! ah! che scena è questa!...
Oh, ciel! chinò la testa!


Don Giovanni
Va' là, che se' un buffone...


Leporello
Guardate ancor, padrone...


Don Giovanni
E che deggio guardare?


Leporello
Colla marmorea testa
Ei fa... così... così...
(imita la statua)


Don Giovanni
Colla marmorea testa
Ei fa così... così
(alla statua)
Parlate! Se potete,
Verrete a cena?


Il Commendatore

(a due)

Leporello
Mover mi posso appena
Mi manca, oh, Dei! la lena!
Per carità, partiamo,
Andiamo via di qua.


Don Giovanni
Bizzarra è inver la scena!
Verrà il buon vecchio a cena.
A prepararla andiamo,
Partiamo via di qua.
(partono)


Scena tredicesima
Stanza in casa di Donn'Anna.
Donn'Anna e Don Ottavio

RECITATIVO SECCO

Don Ottavio
Calmatevi, idol mio: di quel ribaldo
Vedrem puniti in breve i gravi eccessi.
Vendicati sarem.


Donn'Anna
Ma il padre, oddio!...


Don Ottavio
Convien chinare il ciglio
Al volere del cielo. Respira, o cara!
Di tua perdita amara
Fia domani, se vuoi, dolce compenso
Questo cor, questa mano...
Che il mio tenero amor...


Donn'Anna
Oh, Dei! che dite
In sì tristi momenti...


Don Ottavio
E che! Vorresti,
Con indugi novelli,
Accrescer le mie pene?
Crudele!

N. 25 - Recitativo e rondò
Recitativo Archi soli.
RISOLUTO



Donn'Anna
Crudele? Ah, no, mio bene!


LARGHETTO



Troppo mi spiace
Allontanarti un ben che lungamente
La nostr'alma desia... Ma il mondo... oddio...
Non sedur la mia costanza
Del sensibil mio core!
Abbastanza per te mi parla amore.


Rondò Archi, 1 Flauto, 2 Clarinetti in do, 2 Fagotti, 2 Corni in fa.
LARGHETTO


Non mi dir, bell'idol mio,
Che son io crudel con te:
Tu ben sai quant'io t'amai,
Tu conosci la mia fè.

Calma, calma il tuo tormento,
Se di duol non vuoi ch'io mora:


ALLEGRETTO MODERATO



Forse un giorno il cielo ancora
Sentirà pietà di me.
(parte)




Scena quattordicesima
Don Ottavio solo

RECITATIVO SECCO

Don Ottavio
Ah, si segua il suo passo: io vo' con lei
Dividere i martìri.
Saran meco men gravi i suoi sospiri.(parte)



Scena quindicesima
Sala illuminata in casa di Don Giovanni; una mensa preparata per mangiare.
Don Giovanni, Leporello e suonatori.

N. 26 - Finale Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in re, 2 Trombe in re, Timpani in re la.
ALLEGRO VIVACE

Don Giovanni
Già la mensa è preparata.
[ai suonatori]
Voi suonate, amici cari:
Giacché spendo i miei danari,
Io mi voglio divertir.
[siede a mensa]
Leporello, presto in tavola!


Leporello
Son prontissimo a servir.
(i servi portano in tavola. I suonatori cominciano a suonare, e Don Giovanni mangia)


Violoncelli, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in re.
ALLEGRETTO

Bravi! Cosa rara.


Don Giovanni
Che ti par del bel concerto?


Leporello
È conforme al vostro merto.


Don Giovanni
Ah, che piatto saporito!


Leporello
(fra sé)
Ah, che barbaro appetito!
Che bocconi da gigante!
Mi par proprio di svenir.


Don Giovanni
[fra sé]
Nel vedere i miei bocconi
Gli par proprio di svenir.


(Si aggiungono: Violini I e II e Viole)


[a Leporello]
Piatto!


Leporello
Servo.



Archi (senza Contrabbassi), 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in fa.
ALLEGRETTO


Evvivano I litiganti!


Don Giovanni
Versa il vino.
(Leporello versa il vino nel bicchiere)
Eccellente marzimino!


Leporello
(cangia il piatto a Don Giovanni e mangia in fretta ecc. [fra sé])
Questo pezzo di fagiano
Piano piano vo' inghiottir.


Don Giovanni
[fra sé]
Sta mangiando, quel marrano:
Fingerò di non capir.


(Medesimo organico, ma Corni in si bem.)
MODERATO

Leporello
Questa poi la conosco pur troppo!


Don Giovanni
(lo chiama senza guardarlo)
Leporello!


Leporello
(risponde con la bocca piena)
Padron mio.


Don Giovanni
Parla schietto, mascalzone!


Leporello
(sempre mangiando)
Non mi lascia una flussione
Le parole proferir.


Don Giovanni
Mentre io mangio, fischia un poco.


Leporello
Non so far.


Don Giovanni
(lo guarda, e s'accorge che sta mangiando)
Cos'è?

(a due)

Leporello
Scusate.
Sì eccellente è il vostro cuoco,
Che lo volli anch'io provar.




Don Giovanni
[fra sé]
Sì eccellente è il cuoco mio,
Che lo volle anch'ei provar.



Scena sedicesima
Don Giovanni, Leporello, suonatori, Donn'Elvira

Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in si bem.
ALLEGRO ASSAI
Donn'Elvira
(entrando affannosa)
L'ultima prova
Dell'amor mio
Ancor vogl'io
Fare con te.
Più non rammento
Gl'inganni tuoi:
Pietade io sento...


Don Giovanni e Leporello
Cos'è, cos'è?
(Don Giovanni si alza in piedi, e accoglie Donn'Elvira ridendo)


Donn'Elvira
(s'inginocchia)
Da te non chiede,
Quest'alma oppressa,
Della sua fede
Qualche mercè.


Don Giovanni
Mi meraviglio!
Cosa volete?
Se non sorgete
Non resto in piè.
(s'inginocchia davanti a Donn'Elvira, con affettazione. Dopo un po' si alzano entrambi)

(a tre)

Donn'Elvira
Ah, non deridere
Gli affanni miei!


Leporello
[fra sé]
Quasi da piangere
Mi fa costei.


Don Giovanni
Io te deridere?
Cielo! perché?
(sempre con affettata tenerezza)
Che vuoi, mio bene?


Donn'Elvira
Che vita cangi.


Don Giovanni
Brava!


Donn'Elvira
Cor perfido!


Don Giovanni
Lascia ch'io mangi.
E, se ti piace,
Mangia con me.
(torna a sedere, a mangiare ecc.)

a tre)

Donn'Elvira
Réstati, barbaro,
Nel lezzo immondo:
Esempio orribile
D'iniquità.


Leporello
[fra sé]
Se non si muove
Del suo dolore,
Di sasso ha il core,
O cor non ha.

(Don Giovanni
(bevendo ecc.)
Vivan le femmine!
Viva il buon vino!
Sostegno e gloria
D'umanità!


Donn'Elvira
(esce, poi rientra mettendo un grido orribile)
Ah!
[fugge attraverso un'altra porta]


Don Giovanni e Leporello
Che grido è questo mai!


Don Giovanni
[a Leporello]
Va' a veder che cosa è stato.


Leporello
(esce e, prima di tornare, mette un grido ancor più forte)
Ah!


Don Giovanni
Che grido indiavolato!
Leporello che cos'è?


(Medesimo organico, ma Corni in fa.)
MOLTO ALLEGRO

Leporello
(entra spaventato e chiude l'uscio)
Ah!... signor... per carità...
Non andate fuor... di qua...
L'uom... di... sasso.... l'uomo... bianco...
Ah, padrone! Io gelo.... io... manco...
Se vedeste... che... figura....
Se... sentiste... come... fa:
[imitando i passi della statua]
Ta, ta, ta, ta.


Don Giovanni
Non capisco niente affatto.


Leporello
Ta, ta, ta, ta...


Don Giovanni
Tu sei matto in verità.
(si sente battere alla porta)


Leporello
Ah! sentite!


Don Giovanni
Qualcun batte:
Apri!


Leporello
Io tremo...


Don Giovanni
Apri, ti dico!


Leporello
Ah!


Don Giovanni
Apri!


Leporello
Ah!


Don Giovanni
Matto! Per togliermi d'intrico,
Ad aprir io stesso andrò.
(piglia il lume e va ad aprire)


Leporello
[fra sé]
Non vo' più veder l'amico:
Pian pianin m'asconderò.
(si nasconde sotto la tavola)



Scena diciassettesima
Don Giovanni, Leporello e la statua del Commendatore; poi coro interno

(Don Giovanni ritorna seguito dal Commendatore.)

Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in fa, 2 Trombe in re, Timpani in re la, 3 tromboni (Alto, Tenore, Basso.)
ANDANTE

Il Commendatore
Don Giovanni! a cenar teco
M'invitasti, e son venuto.


Don Giovanni
Non l'avrei giammai creduto,
Ma farò quel che potrò.
[a Leporello]
Leporello, un'altra cena
Fa' che subito si porti!


Leporello
(mezzo fuori col capo dalla mensa)
Ah, padron!... Siam tutti morti!


Don Giovanni
Vanne, dico...
(Leporello, con molti atti di paura, va per partire)


Il Commendatore
Ferma un po'!
Non si pasce di cibo mortale
Chi si pasce di cibo celeste:
Altre cure più gravi di queste,
Altra brama quaggiù mi guidò!

(a due)

Leporello
La terzana d'avere mi sembra,
E le membra fermar più non so.



Don Giovanni
Parla, dunque: che chiedi? che vuoi?


Il Commendatore
Parlo, ascolta: più tempo non ho.


Don Giovanni
Parla, parla: ascoltando ti sto.


(Insieme con Leporello e col Commendatore, che ripetono i precedenti versi.)

Il Commendatore
Tu m'invitasti a cena:
Il tuo dover or sai.
Rispondimi: verrai
Tu a cenar meco?


Leporello
(da lontano, tremando[, al Commendatore])
Oibò!
Tempo non ha... scusate.


Don Giovanni
A torto di viltate
Tacciato mai sarò!


Il Commendatore
Risolvi!


Don Giovanni
Ho già risolto!


Il Commendatore
Verrai?


Leporello
(a Don Giovanni)
Dite di no.


Don Giovanni
Ho fermo il core in petto,
Non ho timor: verrò!


Il Commendatore
Dammi la mano in pegno!


Don Giovanni
Eccola!
(grida forte)

PIÙ STRETTO



Ohimè!


Il Commendatore
Cos'hai?


Don Giovanni
Che gelo è questo mai!


Il Commendatore
Pèntiti, cangia vita:
È l'ultimo momento!


Don Giovanni
(vuol sciogliersi, ma invano)
No, no, ch'io non mi pento:
Vanne lontan da me!


Il Commendatore
Pèntiti scellerato!


Don Giovanni
No, vecchio infatuato!


Il Commendatore
Pèntiti.


Don Giovanni
No.


Il Commendatore e Leporello
Sì.


Don Giovanni
No.


Il Commendatore
Ah! tempo più non v'è!
(fuoco da diverse parti, tremuoto, etc. Il Commendatore sparisce)

ALLEGRO



Don Giovanni
Da qual tremore insolito...
Sento... assalir... gli spiriti...
Donde escono quei vortici
Di fuoco pien d'orror!...


Coro invisibile
(soli Bassi)
Tutto a tue colpe è poco.
Vieni: c'è un mal peggior!

a due; e poi nuovamente, insieme col coro)

Don Giovanni
Chi l'anima mi lacera!...
Chi m'agita le viscere!...
Che strazio! ohimé! che smania!
Che inferno!... che terror!...



(Leporello
Che ceffo disperato!...
Che gesti da dannato!...
Che gridi! che lamenti!...
Come mi fa terror!...


Coro invisibile
Tutto a tue colpe è poco.
Vieni: c'è un mal peggior!
(il fuoco cresce. Don Giovanni si sprofonda)


Don Giovanni
Ah!


Leporello
Ah!



Scena diciottesima
Leporello, Donn'Elvira, Donn'Anna, Don Ottavio, Zerlina e Masetto

Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.
ALLERGO ASSAI

Donn'Elvira, Zerlina, Don Ottavio e Masetto
[entrando con Donn'Anna e ministri di giustizia]
Ah! Dove è il perfido,
Dove è l'indegno?
Tutto il mio sdegno
Sfogar io vo'.


Donn'Anna
Solo mirandolo
Stretto in catene,
Alle mie pene
Calma darò.


Leporello
Più non sperate
Di ritrovarlo...
Più non cercate:
Lontano andò.


Donn'Anna, Donn'Elvira, Zerlina, Don Ottavio e Masetto
Cos'è? Favella!


Leporello
Venne un colosso...


Donn'Anna, Donn'Elvira, Zerlina, Don Ottavio e Masetto
Via, presto, sbrìgati!


Leporello
Ma, se non posso...


Donn'Anna, Donn'Elvira, Zerlina, Don Ottavio e Masetto
Presto! Favella!


Leporello
Tra fumo e fuoco...
Badate un poco...
L'uomo di sasso...
Fermate il passo...
Giusto là sotto
Diede il gran botto,
Giusto là il diavolo
Se 'l trangugiò.


Donn'Anna, Donn'Elvira, Zerlina, Don Ottavio e Masetto
Stelle! Che sento!


Leporello
Vero è l'evento.

(a cinque)

Donn'Elvira
Ah, certo è l'ombra
Che m'incontrò.



Donn'Anna, Zerlina, Don Ottavio e Masetto
Ah, certo è l'ombra
Che l'incontrò.


Archi, 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in sol.
LARGHETTO

Don Ottavio
[a Donn'Anna]
Or che tutti, o mio tesoro,
Vendicati siam dal cielo,
Porgi, porgi a me un ristoro:
Non mi far languire ancor.


Donn'Anna
Lascia, o caro, un anno ancora
Allo sfogo del mio cor.
(a due)

Al desio di chi t'adora
Ceder deve un fido amor.


Don Ottavio
Al desio di chi m'adora
Ceder deve un fido amor.


Donn'Elvira
Io men vado in un ritiro
A finir la vita mia!


Zerlina e Masetto
Noi, Masetto/Zerlina, a casa andiamo,
A cenar in compagnia.


Leporello
Ed io vado all'osteria
A trovar padron miglior.


(Medesimo organico ma Corni in re.)

Zerlina, Masetto, e Leporello
Resti dunque quel birbon
Con Proserpina e Pluton.
E noi tutti, o buona gente,
Ripetiam allegramente
L'antichissima canzon.


Archi (senza Violoncelli), 2 Flauti, 2 Oboi, 2 Clarinetti in la, 2 Fagotti, 2 Corni in re, 2 Trombe in re, Timpani in re la.
PRESTO

Donn'Anna e Donn'Elvira
Questo è il fin di chi fa mal!


Donn'Anna, Donn'Elvira, Zerlina, Don Ottavio, Masetto e Leporello

Questo è il fin!


Zerlina
Questo è il fin di chi fa mal!


Donn'Anna, Donn'Elvira, Zerlina, Don Ottavio, Masetto e Leporello
Questo è il fin di chi fa mal:
E de' perfidi la morte
Alla vita è sempre ugual!



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