Omaggio a te, Osiride, Signore dell'eternità, Re degli Dei, che hai molteplici nomi, che hai forme sacre, tu essere di forma occulta nei templi, tu che hai il Ka sacro.
Tu sei il governatore di Tattu e anche potente in Sekhem.
Tu sei il Signore verso il quale le preghiere sono dirette nel nome di Ati, tu sei il Principe del cibo divino in Anu.
Tu sei il Signore che è commemorato in Maati, l'Anima Occulta, il Signore di Qerrt, il supremo Sovrano nel Muro Bianco.
Tu sei l'Anima di Ra, il suo proprio corpo, e possiedi il suo luogo di riposo in Henensu.
Tu sei colui che è caritatevole e sei pregato in Nart.
Tu fai si che la tua anima venga elevata. Tu sei il Signore della Grande Casa in Khemenu.
Tu sei il potente di vittorie in Shas-hetep, il Signore dell'eternità, il Governatore di Abydos. Il cammino del suo trono è in Ta-tcheser.
Il tuo nome è consolidato nelle bocche degli uomini. Tu sei l'essenza delle Due Terre.
Tu sei Tem, colui che nutre Kau, il Governatore delle Compagnie degli Dei.
Tu sei lo Spirito caritatevole tra gli spiriti.
Il dio dell'Oceano Celeste attirava da te le sue acque.
Tu emani il vento del nord al vespro e il respiro dalle tue narici alla soddisfazione del tuo cuore.
Il tuo cuore rinnova la sua giovinezza, tu produci.... Le stalle nelle quote celestiali sono obbedienti verso di te e le grandi porte del cielo si aprono innanzi a te.
Tu sei colui verso il quale le preghiere sono dirette nel cielo del sud e grazie sono offerte da te nel cielo del nord.
Le imperiture stelle sono sotto la tua sorveglianza e le stelle che non tramontano mai sono i tuoi troni.
Offerte appaiono innanzi a te secondo il decreto di Keb. Le Compagnie degli Dei pregano te e gli dei del Tuat annusano la terra per renderti omaggio.
Le somme parti della terra si inchinano innanzi a te e il limiti dei cieli ti implorano con suppliche quando ti vedono.
Coloro che sono sacri sono sconfitti innanzi a te e tutto l'Egitto ti ringrazia quando incontra la Tua Maestà. Tu sei lo Spirito-Corpo che sorge, il governatore degli Spiriti-Corpi; il tuo rango è permanente, radicato è il tuo dominio.
Tu sei il Sekhem della Compagnia degli Dei, grazioso è il tuo volto e amato da chi lo vede.
La paura di te prevale in tutte le terre a causa del tuo perfetto amore, ed essi gridano il tuo nome rendendolo il primo dei nomi, e tutta la gente ti fa delle offerte.
Tu sei il signore che è commemorato nei cieli e sulla terra.
Tante sono le grida fatte a te alla commemorazione del Uak e con un solo cuore e voce l'Egitto innalza grida di gioia a te.
Tu sei il Grande Capo, il primo tra i tuoi fratelli, il Principe della Compagnia degli Dei, l'instauratore del Giusto e della Verità dovunque nel mondo, il Figlio che è stato posto nel grande trono di suo padre Keb.
Tu sei il diletto di tua madre Nut, il potente di valore, che abbatté il maligno Sebau.
Tu resistetti e scoffissi il tuo nemico, e portasti la paura nel tuo avversario.
Tu porti i limiti delle montagne. Il tuo cuore è fisso, le tue gambe sono ferme. Tu sei l'erede di Keb e della sovranità delle Due Terre. Egli ha visto i suoi splendori, egli ha decretato per lui la guida del mondo tramite la sua mano fino alla fine dei tempi. Tu hai creato questa terra con la tua mano, e le acque, e i venti, e la vegetazione, e tutto il bestiame, e tutti gli uccelli piumati, e tutti i pesci, e tutte le cose striscianti e di conseguenza tutti gli animali selvatici. Il deserto è legittimo possedimento del figlio di Nut.
Le Due Terre sono soddisfatte di incoronare te sul trono di tuo padre, al pari di Ra.
Tu ruoti nell'orizzonte, tu hai illuminato le tenebre, tu emetti aria dalle tue piume, e tu inondi le Due Terre come il Disco all'alba.
La tua corona permea la sommità del cielo, tu sei il compagno delle stelle e la guida di ogni dio. Tu sei caritatevole nel decretare e parlare, il favorito della Grande Compagnia degli Dei, e il prediletto della Piccola Compagnia degli Dei.
Sua sorella l'ha protetto, e ha respinto lo spirito maligno e ha sviato le piaghe .
Ella proferisce la formula magica col magico potere della sua bocca.
La sua lingua era perfetta e non ha mai fermato una parola.
Caritatevole nel dominio e nella parola era Iside, la donna dalle parole magiche, la sostenitrice di suo fratello.
Ella lo cerca continuamente, ella vaga tutt'attorno a questa terra di dolore e non si posa senza averlo trovato.
Ella creò la luce con le sue piume, ella creò l'aria con le sue ali ed emise il lamento di morte per suo fratello.
Ella sollevò i membri inattivi il cuori dei quali erano inerti, ella estrasse da lui la sua essenza, ella fece un erede, ella tirò su il bambino in solitudine, e il luogo dove non fu conosciuto, e crebbe in forza e statura e la sua mano era potente nella Casa di Keb.
La Compagnia degli Dei gioì, gioì, all'avvento di Horus, il figlio di Osiride, il cuore del quale era risoluto, il trionfante, il figlio di Iside, l'erede di Osiride.
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