La scena è un guazzabuglio di cose apparentemente accatastate a caso.
Assi inchiodate formano un piano inclinato, un abbozzo di balcone, una scala. Un materasso. Due corde pendono dall'alto; un'altra, sullo sfondo, è attaccata a una bicicletta. Un'amaca. Un frigorifero. Piatti e bicchieri sporchi, libri e riviste, mattoni, lattine vuote e piene, una vanga, un rastrello, un tavolino rotondo, una sedia di paglia senza schienale, una sedia di legno senza sedile, la cornice di un grande specchio, una chitarra, un beauty-case, cappelli e parrucche di vari colori. La cornetta rosa (enorme) di un telefono penzola dall'alto. Un baule di scena. Un fantoccio vestito da pagliaccio. Un martello grande di spugna. Un catino d'acqua.
Hans entra da destra. Indossa pantaloni larghi a strisce verdi, tenuti su da bretelloni gialli, una camicia rossa a strisce rosa, il viso è parzialmente truccato, il corpo nudo, piedi nudi
HANS Mammina Mammina Mammina
inciampa, riesce a rimanere in piedi, si volta e osserva cosa l'ha fatto inciampare: una scarpa enorme da clown
Mammina!
scalcia la scarpa, si fa male al piede
eccomi di ritorno da Bonn, mammina, finalmente!
si mette a cercare qualcosa nel baule
Ci conosco un sacco di gente, qui a Bonn, mammina
chiude il baule seccato
Ci sono nato! Ci sono i parenti di primo grado, quelli di secondo, gli amici dei parenti, i conoscenti occasionali, gli ex compagni di scuola e gli ammiratori
parlando si è portato all'altezza dello specchio
Perché no?! Gli ammiratori! Posso chiamare un sacco di gente!
si allontana dallo specchio
Ma se ti aspetti che telefoni a te
riprende a cercare
L'elenco...L'elenco...
trova l'elenco telefonico. Lo scuote ripulendolo dalla polvere
Eccolo qui
lo apre a caso e sfoglia
Allora vediamo
cerca un foglio e una penna. Sposta la sedia vicino al tavolino, appoggia il foglio sull'elenco, traccia una riga sul foglio
Una bella riga. Diritta. Non mi vengono mai le righe molto diritte...Allora
scrive qualcosa
Sinistra: i nomi a cui si può chiedere la grana. Dunque
sfoglia l'elenco e pensa
Emonds, certo: Emonds...cerchiamo Emonds. Dove sei Emonds? eccolo qui. Karl Emonds
trascrive il numero
E...Behlen, si...Heinrich Behlen...Heinrich il ciccione...Cosa ti sei messo a fare, adesso, Heinrich?..Il cappellano, vero? Quell'altro studia teologia, sembra un morbo, dilaga a vista d'occhio...
scrive
E la cara Bela Brosen, perché no? Visto che va a letto con papà potrebbe essere utile anche al suo pargoletto, non ti pare mammina? Mammina Mammina Mammina. Questi erano a sinistra. Destra: quelli a cui non chiedere mai i soldi, assolutamente. Prima la mamma. Ti ho messo al primo posto, vedi? Poi papà...il fratellino Leo...Lo so, Leo, che te li potrei chiedere, il fatto è che non ne hai mai...che gusto c'è a chiedere senza ottenere, non ci campi mica con i buoni sentimenti. Signori e signore un po' di comprensione, qua si lavora per la fabbrica dell'appetito...E i membri del circolo, ma certo: Kirkel il letterato, Fredebeul il butterato. Blothert il frustrato, Sommerwild lo scolgionato...nel senso di assenza totale di coglioni. Dove li hai messi i coglioni!? Oh santapatata: ecco cos'era quel rumore quando ho cambiato gli slip! E' una lista decisamente più lunga!
OPINIONI di un clown di Sergio Scorzillo è uno spettacolo teatrale per attore solo, liberamente tratto dall'omonimo romanzo di H.Boll
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