Oh! Che sia maledetto chi ha trovato la spada
E peggio ancora a chi trovò il moschetto!
Sien maledette l'armi e l'armerie,
Ed in particolare
Quelle bestiacce dell'artiglierie,
Che ammazzano o fanno spiritare.
Eppur si trova gente tanto pazza
Che ha gusto di trescar con questi arnesi
E la pace strapazza!
Ma più bella è cercar lontan paesi
Per trovar un che ti rompa la testa
Ed alla guerra andar com'a una festa;
La Fiandra e l'Alemagna
Stimare una cuccagna
E là voler la vita sua finire,
Come se qua non usasse morire.
Ma perchè sempr'han fortuna i matti,
Non occorre per darsi
Adesso allontanarsi:
Questi Orlandi saranno soddisfatti,
Son io ben disperato,
Che, nemico mortal della milizia
Or ho a far da soldato,
Or ho a far da smargiasso la pigrizia.
Non mi vergogno a dir ch'io son poltrone:
Ci ha da esser d'ogni sorta di persone,
Mi dice un bell'ingegno
Che si corre alla guerra
Per cercar d'ingrandir per questa via.
L'ho per minchioneria:
Io che a tante grandezze non inclino
Mi contento di star così piccino.
Mentre sto così afflitto,
Eccoti un tamburin, credo alemanno,
E mi dice: - Herr Soldat, lustig, fort in Krieg!
Ti dia'l malanno!, gli rispos'io più che mai spaurito.
Aggiunse a quest'invito
Una sua stamburata,
E lunga sì, ch'io credo ancor che suoni.
Guardate che invenzioni!
Per rendere un uom timido, sicuro,
Parlar tedesco e battere il tamburo!
Di più, per rincuorarmi
Voglion ch'io porti addoso una carrata d'armi:
Ch'io arrabbi, s'io le posso!
E poi, ve la vo' dir: sarei codardo
S'io potessi vestirmi un baluardo.
Chi stima che sien glorie
Morire a un tratto di pistola o stocco,
Io l'ho per uno sciocco:
E, se fusse anco savio, io non vo' borie;
Quand'a darmi la morte il ciel s'accomodi,
Voglio crepare adagio e co' miei comodi!
Piero Salvetti, 1644
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