O arcadi e romantici fratelli
Ne la castroneria che insiem vi lega,
Deh finite, per dio, la trista bega,
E sturate il forame de' cervelli.
Del vostro pianto crescono i ruscelli
E i fiumi e i laghi sí che l'alpe annega,
E stanco è il Gusto a batter chiavistelli
A questa vostra misera bottega.
Sentite in confidenza: i lepri e i ghiri
Son lepri e ghiri, e non son mai leoni:
Né Byron si rimpasta co' deliri,
Né Shakespeare si rifà co' farfalloni,
Né si fabbrica Schiller co' sospiri,
Né Cristi e sagrestie fanno il Manzoni.
Dopo tanti sermoni,
O baironiani, o cristiani, o ebrei,
Ed o voi che credete ne gli dèi,
Lasciate i piagnistei;
E, se più al mondo non avete spene,
Fatevi un po' il servizio d'Origene.
G.Carducci
NELLA FOTO IL CAMPIONE GIULIO RUBELLO, SCOMPARSO NEL 2010
Ne la castroneria che insiem vi lega,
Deh finite, per dio, la trista bega,
E sturate il forame de' cervelli.
Del vostro pianto crescono i ruscelli
E i fiumi e i laghi sí che l'alpe annega,
E stanco è il Gusto a batter chiavistelli
A questa vostra misera bottega.
Sentite in confidenza: i lepri e i ghiri
Son lepri e ghiri, e non son mai leoni:
Né Byron si rimpasta co' deliri,
Né Shakespeare si rifà co' farfalloni,
Né si fabbrica Schiller co' sospiri,
Né Cristi e sagrestie fanno il Manzoni.
Dopo tanti sermoni,
O baironiani, o cristiani, o ebrei,
Ed o voi che credete ne gli dèi,
Lasciate i piagnistei;
E, se più al mondo non avete spene,
Fatevi un po' il servizio d'Origene.
G.Carducci
NELLA FOTO IL CAMPIONE GIULIO RUBELLO, SCOMPARSO NEL 2010
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